Un incendio è scoppiato durante un rave party di musica elettronica a Oakland, in California, nella Bay Area di San Francisco. Il bilancio è di nove morti e 25 dispersi ma, come ha riferito la polizia, rischia di salire in modo drammatico fino a 40 vittime: “Siamo pronti al terribile scenario di una strage”. Le fiamme sono divampate verso le 23.30 locali di venerdì sera, durante uno dei concerti previsti in un locale di due piani che ospita gli studi di artisti di musica elettronica. Durante l’incendio il tetto è collassato, complicando le operazioni di recupero dei corpi.
Molte delle vittime sono state trovate al secondo piano. “Dobbiamo ancora cercare all’interno dell’edificio e non conosciamo il numero potenziale di vittime”, ha spiegato il capo dei vigili del fuoco locali, Teresa Deloach-Reed, la quale ha aggiunto che il locale sarebbe sprovvisto di estintori. Il capannone era inoltre abusivo ed era stato annunciato come luogo del rave solo all’ultimo momento, a poche ore dallo svolgimento. Non era in sicurezza con i dispositivi anti-incendio e non prevedeva vie di fuga in caso di emergenza: insomma, era una trappola.
La ricerca dei dispersi (non è detto siano tra le vittime non ancora accertate, ma il rischio è molto alto) prosegue anche su Facebook. Il quotidiano locale East Bay Times riporta la testimonianza di un fotografo, Bob Mule, che ha riportato lievi ustioni: “Il caldo era insopportabile, c’era tantissimo fumo. Sono riuscito a venir fuori di lì. Sentivo la pelle letteralmente sbucciarsi e i polmoni soffocati. Non sono riuscito a far funzionare l’estintore”.
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