Per la prima volta nella storia della televisione italiana, l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama è stato ospite della trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, per raccontare il suo libro “Una terra promessa“, edito in italiano da Garzanti.
Nel corso dell’intervista, durata circa 30 minuti, l’ex presidente degli Stati Uniti ha raccontato lo straordinario percorso di vita degli ultimi dieci anni di vita, aprendo il sipario sul dietro le quinte della sua esperienza alla Casa Bianca, con i suoi pensieri più intimi e le vicende familiari che hanno costellato la sua vita da presidente.
“Volevo far vedere che tutti i leader sono degli esseri umani, che devono prendere delle decisioni, che devono sbrogliarsi in situazioni difficili, che fanno errori e che devono essi stessi imparare da quelli commessi in passato“, spiega Obama. “Volevo mostrare ai giovani che è possibile occuparsi di politica, mantenendo sempre la propria integrità“. Come tutte le cose che fanno gli esseri umani, la politica è imperfetta, “ma è possibile farla bene o farla in modo negativo, portando a divisioni e conflitti tra le persone“, conclude l’ex presidente.
Era il 20 gennaio 2009, quando a Washington, di fronte a Capitol Hill, stava per giurare il primo presidente afroamericano della storia d’America. “Un presidente che ha cambiato il corso della storia, che è stato speranza per il mondo intero“, esordisce il conduttore Fabio Fazio, che, dopo uno scambio di battute sull’amatissima Michelle Obama, entra nel vivo dell’intervista, toccando un tema caro al presidente, ovvero il concetto di democrazia e gli ideali su cui si fonda.
“Viviamo in un’era in cui siamo annegati dalle informazioni e, mai come oggi, abbiamo visto contestare la realtà, come coloro che informano erroneamente con conseguenze distruttive sulla società“, dice Obama, accennando anche al ruolo dei social media che hanno accelerato questa tendenza. “Quando siamo incerti, tendiamo a cercare risposte troppo facili nel tentativo di spiegare delle circostanze che ci confondono“, riflette l’ex presidente. “La democrazia ci deve portare a credere ai fatti, alla logica, alla ragione e dobbiamo educare i nostri figli a distinguere la verità dal falso“, asserisce Obama con forza.
Ma se anche il covid colpisce diversamente a seconda del censo e della razza, esiste un vaccino contro le diseguaglianze? “Questa è una delle grandi problematiche che il mondo intero deve affrontare“, risponde l’ex presidente Obama, che sottolinea come la globalizzazione abbia aumentato il divario tra i vertici e le persone comuni. “Bisogna trovare la modalità di redistribuire la ricchezza mondiale a favore del bene di tutti“, continua Obama che porta l’esempio dei paesi scandinavi, dove tutti possono usufruire di un sistema sanitario efficiente e di un’istruzione di base.
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