Il modello francese di Macron sul green pass avrà un seguito anche in Italia. Tra proteste e discussioni, il governo è pronto a varare un nuovo decreto per rendere obbligatorio il green pass e regolamentare l’accesso a tutti i luoghi dove possono crearsi assembramenti. Dopo aver analizzato i dati del monitoraggio settimanale, al tavolo di governo saranno poste le linee del provvedimento da discutere nella cabina di regia che sarà convocata martedì prossimo.
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Ma quali sono i luoghi dove sarà indispensabile avere la certificazione? All’interno della maggioranza la discussione è aperta, ma la scelta di introdurre l’obbligo è fatta e sarà operativa entro la fine di luglio, probabilmente già da settimana prossima. A spingere in questa direzione è la preoccupante risalita dei contagi con un tasso di positività tornato all’1,3% a causa della variante Delta. Anche lo stato di emergenza, in scadenza al 31 luglio, verrà senza ogni dubbio prorogato per altri due o tre mesi.
Green pass per stadi e concerti
Nei luoghi dove il rischio di affollamento è alto, il green pass sarà obbligatorio. Questo permetterà di far entrare un maggior numero di persone negli stadi, ai concerti e nelle sale spettacolo, con la possibilità di raggiungere anche il 100% della capienza. Anche per eventi pubblici, convegni e banchetti per cerimonie civili o religiose, ci si dovrà munire di green pass.
Aerei e treni a lunga percorrenza
Il green pass sarà indispensabile anche per viaggiare su treni a lunga percorrenza e in aereo, anche se dotati di sistema di areazione verticale. La stessa misura non è prevista invece per il trasporto pubblico, dove rimarranno le attuali regole e la capienza massima sarà limitata, in modo da garantire un distanziamento di almeno un metro tra i passeggeri.
Il nodo ristoranti
Al centro del dibattito rimane insoluto il nodo ristoranti al chiuso. Ma, alla luce di una risalita dei contagi, è probabile che si sceglierà di far entrare in vigore la regola proprio per garantire alle attività di continuare a lavorare.