Attenzione a questa regola, bruciare sterpaglie e rami in cortile in questi orari è vietato. Cosa bisogna sapere?
La legge italiana parla chiaro in merito alla possibilità di svolgere determinate azioni in cortile, come bruciare sterpaglie e rami. Le normative specifiche si basano non solo sulla sicurezza, ma anche a come non arrecare un danno a tutti gli abitanti che possono avere una casa nelle vicinanze. La pulizia del giardino, infatti, non deve mai contrapporsi al benessere dei vicini di casa. E come fare per bruciare questi rami nel proprio cortile e giardino senza da fastidio? Ci sono degli orari e delle modalità come da normative vigenti?
Quando si vuole bruciare le sterpaglie e i rami, ma il cortile confina con delle case vicine ci sono delle normative a cui fare riferimento. In linea generale, resta sempre attivo il fatto che in ogni caso non bisogna mai arrecare un disturbo ai vicini di casa o ancora peggio svolgere azioni non sicure.
Pulire il proprio giardino avvalendosi di questa tecnica del fuoco è consentito, così da rimettere in piedi l’intera area. Ma è importante che il fuoco sia controllato e che le fiamme non raggiungano mai una altezza elevata, con una quantità di acqua a disposizione in caso di problemi.
La legge attuale, salvo modifiche, evidenzia che sia possibile svolgere questa azione solo nei periodi indicati che non sono a rischio incendio ovvero sino al 30 giugno in generale. Ma è ovvio che ogni Regione e Comune abbia delle regole specifiche da chiedere e seguire: saranno proprio gli addetti a definire un orario e anche delle date specifiche per questa azione.
Sempre in linea generale, si può confermare che bruciare i rami e le sterpaglie è consentito dalle ore 8 alle ore 16 se in zone isolate o di campagna, in un periodo che va da gennaio sino al 15 giugno – poi di nuovo da ottobre sino a fine dicembre. Se invece ci sono dei vicini, allora è bene chiedere al Comune di residenza quali siano le regole da seguire. Si tratta di una situazione pericolosa e che potrebbe arrecare danni, oltre che fastidio.
Bruciare rami secchi, sterpaglie ed erba secca potrebbe rappresentare un illecito civile nel momento in cui fumo e calore superano la tollerabilità consentita per legge. Stesso discorso per le fiamme, che se troppo alte potrebbero essere altamente pericolose.
I vicini possono chiamare le Forze dell’Ordine se non si sentono al sicuro e saranno loro a valutare la gravità – o meno – della situazione. Il reato di incendio è inoltre punibile dal Codice Penale con reclusione sino a sette anni. È quindi evidente che questo tipo di azione sia consentita, ma solo seguendo le regole e chiedendo al Comune quali siano orari e date da seguire.
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