Quando il tempo sta per cambiare ci ritroviamo davanti ad un cattivo odore di fogna proveniente dai nostri lavandini. Ecco perché aumenta in questi casi.
La nostra casa è il luogo dove passiamo più tempo e di conseguenza facciamo di tutto per tenerla in ordine e pulita, per cercare di trovare la perfetta armonia per viverci all’interno seguendo i nostri gusti.
Ci sono però, alcune situazioni che non possiamo gestire e che sono causate da effetti esterni, una di queste è la persistente puzza di fogna che a volte riempie la nostra casa e non sappiamo proprio come eliminare.
Fogna: ecco perché ci arriva l’odore in casa
Per questo motivo cerchiamo di capire da dove proviene il tanfo e a volte non ci è proprio comprensibile per quale ragione i nostri scarichi tendono a emanare un lazzo così disgustoso.
Uno dei motivi principali, però sebbene molti di noi pensano che può derivare da residuo di cibo intrappolato nel tubo di scarico o da quant’altro possa aver otturato il nostro lavandino, è causato da fattori esterni.
Infatti, per via del cambiamento del tempo, le esalazioni fognarie tendono a dominare e a rilasciare il cattivo odore in particolar modo quando c’è un forte impatto dopo una giornata di pioggia.
Questo accade perché, sin da prima che l’acqua arrivi nei condotti fognari, la pressione atmosferica subisce un cambiamento e i gas che sono contenuti all’interno di essi tendono a risalire.
Per questo motivo, le esalazioni tenderanno ad aumentare e ci ritroveremo con un bruttissimo odore nelle nostre case che potrebbe però essere controllato con l’ausilio di alcuni sifoni.
Bisogna quindi stare attenti a quello che andiamo a respirare perché queste fogne possono distinguersi in due modi le acque nere e le acque bianche, a seconda della loro natura e origine.
Quelle nere, sono originate da utenze esterne e sono considerate nocive per la salute pubblica e quindi anche le sue esalazioni potrebbero portare alcuni problemi considerevoli per l’uomo.
Diversamente, le acque bianche, non sono pericolose, in quanto vengono generate da acque dovute a residui di pioggia e provenienti dalle strade, dalle attività industriali o da quelle per il lavaggio delle strade.
Tutte queste acque, che siano nere o bianche, si depositano all’interno dei condotti fognari e rimangono di un determinato volume se le giornate sono normali e senza precipitazioni considerevoli.
Quando aumenta invece l’umidità e si sta per avere un cambiamento climatico, anche loro tendono a modificare il loro volume e quindi ci ritroveremo ad un maggiore consistenza delle stesse.
Questo, non vuol dire che verremo sopraffatti dalla fogna ma il loro tipico odore sgradevole tenderà ad aumentare proprio per via del fatto che, qualora ci fossero anche piogge, queste acque aumentano in modo considerevole.
Le condizioni atmosferiche
Di conseguenza, è sempre bene far controllare i nostri tubi di scarico e capire da dove provenga l’odore nauseabondo che viene esalato dai nostri lavandini o dai nostri gabinetti ma a volte, la natura non dipende da alcuni nostri errori di manutenzione.
La soluzione migliore, per evitare che queste esalazioni rechino danno è quello, da parte dei comuni, di effettuare operazioni di spurgo delle fogne in dei periodi ben precisi dell’anno solare.
In questo modo, in previsione della stagione autunnale/invernale, si possono avere, non solo delle strade non allagate ma una pressione della fogna contenuta senza che questa provochi cattivi odori sia in città che nelle case dei cittadini.