Può un’offerta fatta in chiesa essere troppo bassa? Questo a detta del sacerdote che l’ha ricevuta, ma anche del fedele che si è recato al pronto soccorso a farsi medicare. La vicenda è accaduta ad Aversa, in provincia di Caserta.
C’è chi dice ci sia stata una rissa, chi semplicemente uno scambio di opinioni molto animato. Quale sarà la verità? Cerchiamo di capire.
Le offerte fatte alla chiesa dai fedeli, non soltanto la domenica durante la celebrazione della Messa, si sa, servono per le varie spese della parrocchia stessa e, anche, per il suo mantenimento. La chiesa è, un po’, come una casa: anche qui si pagano corrente, acqua e telefono. Si fanno attività caritatevoli e, per quanto possibile, la si sostiene ognuno per come può, sempre secondo l’insegnamento datoci da Gesù.
Questo almeno è quello che dovrebbe essere. Usiamo il condizionale sì, perché non dappertutto è così. Il caso scoppiato ad Aversa, in provincia di Caserta, ha in parte del surreale. A detta di quanto hanno visto i testimoni e, soprattutto i protagonisti della vicenda, oggetto della discussione (che dalle parole è passato, poi, subito alle mani) è proprio un’offerta che il fedele (uno dei due protagonisti della vicenda) ha lasciato al sacerdote (altro protagonista).
Il tutto è iniziato lo scorso martedì. Dopo la celebrazione delle esequie di un suo parente, il fedele si è recato in sacrestia ed ha lasciato al parroco l’offerta. Si trattava di 25€. È stato qui che il sacerdote ha evidenziato che l’offerta era troppo esigua.
La risposta del fedele non si è fatta attendere: “Non c’è nessun obbligo”, prima di allontanarsi dalla sacrestia stessa, lasciando comunque i soldi sulla scrivania del sacerdote. Ma non è finita qui. Stando proprio al racconto del fedele, il parroco, non contento dell’offerta ricevuto, è uscito in strada e ha raggiunto l’uomo.
Qui, racconta il fedele e come anche riportato da alcuni giornali locali, il parroco l’avrebbe aggredito. Il passaggio alla rissa è stato breve e il fedele stesso ha avuto la peggio, tanto che è stato costretto a ricorrere al pronto soccorso di Aversa per farsi medicare.
Anche se la Curia locale ha dichiarato che, fra i due, c’è stato solo un diverbio, la decisione del fedele di denunciare il sacerdote, sia per aver richiesto più soldi dell’offerta già datagli che per aggressione, non si farà attendere.
Intanto le polemiche si sono scatenate. Soprattutto sul fatto che l’offerta sia stata troppo esigua. Anche il Santo Padre più volte, nei suoi discorsi e nelle sue catechesi, ha dichiarato che “le offerte devono essere libere” da parte dei fedeli e non devono esserci degli obblighi o delle tariffe fisse, specie per i sacramenti e le Sante Messe.
Ma, a quanto pare, non proprio a tutti è chiaro il concetto.
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