Oggi 5 maggio 2023 ricade la Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia. In occasione di questa giornata la Polizia Postale ha diffuso il dossier “Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online”. Secondo i dati registrati dalla Polizia Postale nel 2022 sono triplicati i minori indagati per pedofilia e pedopornografia.
Nel primo trimestre del 2023 sono stati già 56 i minori al di sotto dei 13 anni che sono stati adescati online mentre sono 34 le vittime tra gli adolescenti. Da quello che è stato riscontrato le modalità di approccio alle vittime varia a seconda dell’età e del genere.
Oggi è 5 maggio e in Italia ricade la Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia. Proprio in occasione di questa giornata la Polizia Postale ha voluto diffondere il dossier “Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online”
All’interno del dossier viene analizzata la situazione attuale con dati, numeri, casi e vittime, e secondo quanto riportato nel 2022 è triplicato il numero dei minorenni che sono stati indagati per pedofilia e pedopornografia.
In questi primi tre mesi del 2023 sono già 56 i minori che sono stati adescati online e che hanno meno di 13 anni, mentre sono 34 le vittime nella fascia di età dell’adolescenza.
Inoltre sono state denunciate 299 persone. All’interno del dossier sono però presenti anche i dati dell’anno scorso, e nel 2022 sono stati oscurati 2622 siti web e sono state denunciate 1466 persone.
Dai dati in possesso i soggetti che vengono identificati come i responsabili dei reati connessi alla pedopornografia sono spesso uomini di nazionalità italiana che sono incensurati che hanno un’età media al di sotto dei 50 anni.
Ben il 77% di loro ha un’età al di sotto dei 49 anni e presenta un’età media sui 37 anni. La maggior parte di loro è sposata o si trova in una relazione sentimentale molto stabile.
Lo scorso anno sono state arrestate 149 persone mentre in questi primi tre mesi del 2023 ne sono state arrestate 12. Il dato più allarmante che è stato riscontrato è la crescita del numero dei minorenni indagati per pedopornografia.
Secondo le stime nel 2022 sono stati 150 i ragazzi che sono stati segnalati all’autorità giudiziaria contro i 49 che erano stati registrati nel 2021 e i 20 del 2016. La maggior parte di loro ha circa 15 anni.
Un altro dato molto allarmante è l’aumento dei casi tra i giovani al di sotto dei 13 anni nel 2022 sono stati 430 i minorenni che sono stati agganciati da pedofili adulti online.
Le conversazioni che intrattenevano erano volte a parlare di sesso, allo scambio di immagini intime e in alcuni casi anche per organizzare un incontro.
In questo caso i numeri sono in calo visto che nel 2021 erano stati 531 i minori adescati, però negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale il numero di vittime con un’età inferiore ai 13 anni.
I dati presi in considerazione riguardano il triennio 2020, 2021 e 2022. In questi tre anni 866 bambini sono stati adescati online da adulti attraverso i social o con l’utilizzo di app di gaming, spesso in situazioni in cui i bambini si ritenevano al sicuro.
Molto spesso sono persone vicine alle famiglie o parenti a compiere gli abusi più gravi, questo rende molto difficile l’emersione dei casi perché va a minare i rapporti di fiducia che vengono instaurati tra familiari.
L’adescamento online delle vittime non avviene mai nelle medesime modalità, infatti cambiano a seconda dell’età e del genere della vittima.
Quando si tratta di bambini più piccoli, di circa 10 anni, sono spesso adescati attraverso l’utilizzo di piattaforme di gioco qui gli adulti si infiltrano offrendosi di aiutare i piccoli per vincere le partite. Iniziano a conversare scambiandosi confidenze e poi cercano un modo per passare verso i sistemi di messaggistica.
Per le adolescenti invece viene messa in atto un’altra modalità, vengono adescate principalmente sui social network attraverso like e messaggi di apprezzamento sul loro aspetto fisico.
I giovani maschi invece vengono adescati con la promessa di poter ottenere una sessione di sesso virtuale con delle coetanee.
Un altro report invece analizza il fenomeno del sextortion che negli ultimi anni è cresciuto notevolmente e che non riguarda più solo gli adulti. Nel 2022 sono stati 132 i minori che si sono imbattuti nel sextortion.
Tutto ha inizio con battute e chiacchierate sui social network, dopo di che si passa alle videochiamate e alle immagini che diventano sempre più spinte.
A seguito di ciò avvengono poi i ricatti con richieste di denaro di diversa entità, a volte si tratta anche di poche decine di euro, la minaccia è sempre la stessa: diffondere il materiale sessuale online.
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