Il 18 marzo è il giorno in cui il mondo intero volge un pensiero a tutti coloro che hanno perso la vita a causa del coronavirus.
Nel nostro Stato, questo virus ha inciso molto sull’aumento di mortalità proprio come è possibile affermare prendendo in considerazione i dati che confrontano il periodo del 2015- 2019 con quelli del 2020-2022.
Impossibile non ricordare quelle immagine che il 18 marzo di 3 anni fa fu condivisa da numerosi telegiornali, delle immagini in cui numerosi camion militari trasportavano le salme di tutti coloro che avevano perso la vita a causa del coronavirus. Ed è proprio oggi il giorno in cui si ricordano tutte quelle persone che non sono state in grado di sconfiggere uno dei virus più pericolosi con cui abbiamo fatto i conti negli ultimi anni.
Questo è un argomento di cui ha parlato anche Sky TG24 facendo riferimento principalmente ai numeri che tale pandemia si è lasciata alle spalle. Se si fa il confronto con la media del periodo di tempo che va dal 2015 al 2019, è possibile vedere un notevole aumento dei decessi in Italia rispetto agli anni della pandemia.
Questo è ciò che si evince dai dati Istat anche se nelle cause dei decessi non si fa mai riferimento al covid. Ma è inevitabile pensare che sia stato proprio questo virus a far aumentare il numero di morti in Italia dal 2020 fino al 2022. Inoltre, la differenza di decessi italiani nel periodo prima della pandemia e dopo il 2020, è abbastanza evidente se si prende sotto esame il periodo di novembre e dicembre dei vari anni. In particolar modo si stanno guardando i mesi in questioni nel periodo di tempo dal 2015 al 2022 notando un notevole aumento di decessi.
E’ molto importante tenere a mente che è stata proprio l’Italia ad essere maggiormente colpita dal virus durante i primi mesi della pandemia. Infatti, se si fa riferimento ai 5 Paesi in cui ci sono stati più decessi, è possibile notare che l’Italia si trova al ventesimo posto mentre gli Stati Uniti al diciassettesimo.
Se si fa il confronto tra queste due nazioni, è possibile notare che i due paesi possiedono dei numeri dei morti abbastanza simili. Nonostante ciò, è fondamentale sottolineare che la popolazione anziana, ossia quello che è stata colpita maggiormente dal covid risulta essere diversa. Infatti, se negli Stati Uniti era presente lo stesso numero di anziani di quelli in Italia, molto probabilmente la situazione dei decessi non sarebbe stata quella che attualmente vediamo.
Riguardo all’evoluzione della pandemia ha voluto dire la propria opinione il direttore esecutivo del programma emergenze sanitarie di Organizzazione Mondiale della sanità, Mike Ryan il quale ha affermato: “Io penso che stiamo arrivando a quel punto in cui potremo guardare Covid-19 allo stesso modo in cui guardiamo all’influenza stagionale”.
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