Una forte esplosione è avvenuta in una fabbrica metallurgica negli Stati Uniti. Il bilancio è molto alto: 13 le persone rimaste ferite, tutte per lo più ustionate. Vediamo cosa è successo.
È successo in Ohio, a Bedford per la precisione. Un incendio scoppiato ancora per cause da accertare, ma sulle quali le locali Forze dell’Ordine stano indagando.
È notizia di poche ora fa di un’esplosione avvenuta in Ohio, negli Stati Uniti e, precisamente, a Bedford. Un incendio di vaste dimensioni venuto fuori dopo una violenta esplosione. Si tratta di una fabbrica metallurgica situata a Bedford, a circa 25 km a sudest di Cleveland.
Un’esplosione che ha, ancora, un’origine sconosciuta ma che, però, ha provocato alcuni feriti, 13 persone tutte ustionate che sono state immediatamente soccorse dalle ambulanze arrivate sul osto e portate in ospedale dove sono ricoverate.
L’esplosione, come dicevamo, ha ancora origini sconosciute, ma ciò che è certo è che ha provocato danni ingenti anche agli edifici posti nelle sue vicinanze. Metallo fuso sparso ovunque, sia all’interno che all’esterno della fabbrica incendiata stessa, e detriti che, dopo l’esplosione, hanno colpito anche gli edifici posti nelle vicinanze. L’esplosione, infine, ha causato una nuvola di fumo denso che era visibile anche a km di distanza dal luogo dell’esplosione.
L’azienda che produce leghe in ottone e bronzo, è la “Schumann & Co”. Una vera e propria pioggia di metallo venuta fuori dalla fonderia esplosa. Stando al racconto del capitano dei pompieri intervenuti sul posto non appena sono stati allertati dell’esplosione stessa, uno dei feriti è in condizioni critiche, mentre un’altra è stata estratta dalle macerie del crollo avvenuto dopo l’esplosione.
Stando ad alcuni testimoni citati da Reuters, le esplosioni sarebbero state almeno due, in rapida successione l’una dall’altra. L’esplosione e il relativo crollo sono avvenuti a Bedford, non lontano da East Palestine. Al momento non sono ancora state diramate notizie circa le cause dello scoppio, quanto notizie relative alle condizioni di salute delle vittime stesse.
La fabbrica si trova a circa 110 km a nord-ovest di East Palestine. In questo stesso luogo, lo scorso 3 febbraio, è deragliato un treno con un carico di prodotti chimici. Anche in questo caso, ne uscì fuori una nube tossica che costrinse l’evacuazione di migliaia di persone, ma anche l’inquinamento di un’area molto vasta.
Anche in questo caso, l’esplosione potrebbe aver provocato danni ancora maggiori anche se, al momento, non si conosce, come dicevamo, l’entità del danno che è stato provocato. È il secondo incidente industriale che colpisce la stessa zona nel giro del solo mese di febbraio. Prima il deragliamento e l’incendio di un treno carico di materiale chimico, oggi l’esplosione di una fabbrica di carattere metallurgico.
Una situazione in continua evoluzione e sulle quali si attendono notizie e nuovi aggiornamenti.
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