Un’infezione che sembrava scomparsa o, comunque, debellata da qualche tempo. Ma ecco che si ripresenta in Europa e, di specifico, in una fattoria in Olanda. Stiamo parlando della cosiddetta “mucca pazza”.
Nei Paesi Bassi è stato individuato lo scorso 30 gennaio il caso di bovino infetto. Si sta cercando di capire se abbia, anche, infettato altri animali.
Torna preponderante in Europa l’infezione da mucca pazza, in una fattoria in Olanda. A comunicarlo è stata l’agenzia di stampa olandese “Anp” confermando che il caso è stato trovato in una fattoria. L’agenzia di stampa ha, inoltre, affermato, citando anche il ministro dell’Agricoltura Piet Adema, che il caso è stato individuato lo scorso 30 gennaio.
Al momento non si conosce ancora l’esatta località dove si trova la fattoria con il bovino infetto da Encefalopatia spongiforme bovina (più comunemente conosciuto come il morbo della “mucca pazza”) come, stando sempre a quando diffuso dalle agenzie di stampa locale, non si sa se l’animale abbia contratto la malattia data la sua età avanzata o se invece abbia mangiato del mangime infetto e si sia, quindi contagiato.
Come non è ancora stata diffusa la notizia se ci siano altri capi di bestiame, oltre questo nel quale il morbo è stato individuato, che siano stati infettati. Si sa solo che l’infezione è stata rilevata in un animale morto. Sta ora agli esperti stabilire se si tratti di una Encefalopatia spongiforme bovina (BSE) di tipo cosiddetto atipico o classico. Per capirci l’animale sia morto, anche, come concausa di vecchiaia o se invece, la sua morte sia stata provocata da mangime infetto.
Come dicevamo, si tratta di un’epidemia che, da qualche tempo, sembrava esser stata debellata. È comparsa per la prima volta, in Europa, precisamente in Gran Bretagna nel pieno degli anni ’90 e, pian piano, si è diffusa in tutta Europa e, anche, negli altri Paesi del mondo.
Al momento, dalle autorità olandesi non è stato diffuso alcun tipo d’allarme di carattere alimentare, per la sicurezza alimentare, né tantomeno pericolo per la popolazione stessa.
Di quello che, comunemente, viene definito “morbo della mucca pazza” o, come dicevamo, scientificamente conosciuto con il nome di “Encefalopatia spongiforme bovina” può contagiare l’uomo. Per la prima volta, nel pieno degli anni ’90, fu la Gran Bretagna a individuare i primi contagi e, di conseguenza, le prime morti per questo morbo.
Dall’isola, infatti, fu ammesso che carne bovina infetta da BSE avrebbe causato, con molta probabilità, la morte di circa 10 giovani, come a quel tempo fu confermato. Dal 1997 ad oggi, sono 88 i casi rilevati in Olanda.
Si attendono sviluppi nella vicenda, anche per cercare di capire la località esatta dove, in questa fattoria, è stato individuato l’animale morto, si sospetta, per il morbo della Mucca pazza.
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