L’omicidio del 46enne Michele Bonetto avvenuto ad Oleggio sarebbe stato generato per questioni di droga in sospeso. Attualmente, per il delitto è stato fermato Vincenzo Lasco, 64 anni il quale però non ha fornito alcuna spiegazione per l’accaduto.
Vincenzo Lasco, il 64enne arrestato per il delitto, a quanto pare aveva già precedenti e recentemente aveva subito una condanna di primo grado per tentata estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di droga.
A quanto pare, dunque, al centro dell’omicidio avvenuto durante la giornata di ieri ad Oleggio potrebbero esserci questioni irrisolte di droga.
La vittima, il 46enne Michele Bonetto, residente in un paesino di nome Castelletto sopra Ticino, vicino a Oleggio. A quanto pare l’uomo si sarebbe recato all’interno dell’appartamento dell’assassino 65enne, Vincenzo Lasco, proprio per tutelare la figlia appena maggiorenne.
A quanto pare, improvvisamente pare sia iniziata un’accesa discussione tra i due uomini, fin quando Lasco non ha iniziato ad offendere e molestare verbalmente la figlia di Bonetto.
In quel momento, pare sia partito lo scontro fisico tra i due e Vincenzo Lasco ha poi accoltellato il 46enne ad un fianco. Gli inquirenti, in realtà, non hanno ancora trovato l’ara del delitto.
Michele Bonetti, poi, subito dopo aver ricevuto la pugnalata, ha fatto qualche metro per allontanarsi dal suo assassino, per poi accasciarsi immediatamente al suolo.
Poco dopo, gli operatori del 118 sono giunti sul luogo del crimine, trasportando il 46enne in ospedale, dove però è morto. Purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Intanto gli inquirenti stanno indagando sull’accaduto, con l’intento di chiarire definitivamente le dinamiche della tragedia.
Gli investigatori, hanno ipotizzato che al centro dell’accaduto vi fosse una questione di droga. Questo perché all’interno dell’appartamento dell’assassino, i carabinieri hanno riscontrato circa 80 grammi di cocaina.
In ogni caso, non è chiaro il motivo della presenza della figlia di Bonetto all’interno dell’abitazione di Lasco.
Vincenzo Lasco è stato arrestato e portato in caserma, dove però si è rifiutato di parlare dell’accaduto. Il 65enne a quanto pare ha avuto già in passato problemi con la legge. Attualmente infatti, detiene a suo carico una sentenza di primo grado per spaccio di droga, tentata estorsione e porto abusivo di armi.
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