Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro ancora al centro delle notizie a quattro giorni dal via, ma non tanto per qualcosa di prettamente relativo allo sport quanto per un’organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Mai modo di dire risulta più consono se relativo alla notizia del collasso del pontile di Marina da Gloria che avrebbe dovuto accogliere le imbarcazioni per le gare a cinque cerchi. La scorsa notte brasiliana, questa struttura in legno e metallo è crollata in acqua e ora si dovrà correre per ripristinare tutto in vista dell’inaugurazione dei Giochi. Ma come è potuta succedere un tale, imperdonabile, infortunio? Il vento.
In mare il vento prende e il vento dà, ma anche sulla terraferma non scherza: sembrerebbe proprio il vento il responsabile del crollo del pontile realizzato per l’accesso delle imbarcazioni a Marina da Gloria a Rio de Janeiro. Non si è fatta attendere troppo la dichiarazione ufficiale del presidente del comitato organizzatore Carlos Arthur Nuzman, che ha affermato: “E’ un inconveniente causato dal vento e dalla risacca, cose del genere capitano anche in altre Olimpiadi. Risolviamo tutto in 4-5 giorni”. Insomma, come a dire: si punta troppo il dito su una carente organizzazione, su lavori in pesante ritardo o mal fatti, ma questo succedeva anche nelle precedenti Olimpiadi e non c’è da darci troppo peso.
In parte è pure vero, ma è anche vero che nel caso di Rio de Janeiro si spera nel miracolo che tutto vada come deve andare perché questi inconvenienti potrebbero dare la mazzata definitiva. Come è possibile che un vento, seppur non oceanico, abbia fatto spezzare in due la struttura in legno e metallo basata su un intreccio di tubolari di acciaio, che era adagiata nell’acqua sulla riva dell’insenatura di Santa Teresa proprio di fronte al Pan di Zucchero, abbia potuto creare un tale disguido? I maligni parlano di una costruzione un po’ approssimativa. Che sia quel che sia, ora è il caso di riparare in fretta.
La società responsabile della costruzione si è portata immediatamente sul posto per eseguire rilievi e per portare una gru, ma non è chiaro quanti giorni saranno necessari per rimettere tutto in sesto. Intanto, le competizioni olimpiche che vedranno impegnati i migliori velisti di tutto il mondo iniziano fra otto giorni e, seppur sia stata allestita un’altra rampa di approdo, è un’ennesima figuraccia per Rio 2016.
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