Roma si candida alle Olimpiadi 2024. L’annuncio è stato fatto ufficialmente dal premier Matteo Renzi nel corso della consegna dei collari d’oro del Coni. Da gennaio partirà dunque la lunga maratona che porterà la candidatura della Capitale al 2017, quando il Cio deciderà la sede dei prossimi Giochi Olimpici. Il governo, ha specificato il premier, lavorerà fianco a fianco con il Coni, sotto la guida del presidente Giovanni Malagò. “Non lo faremo con lo spirito di De Coubertin, per partecipare: lo faremo per vincere, statene certi”, ha sottolineato Renzi. Il primo progetto prevede le Olimpiadi allargate nelle maggiori città italiane: oltre a Roma, saranno coinvolte anche Firenze, Napoli e la Sardegna. “Faremo di tutto per andarne fieri. Può succedere di non vincere, non di mollare, deve essere un momento che ci vede vivi e in forma”.
La scelta è stata ribadita anche davanti al Parlamento. “Chi ruba va in galera, ma non bisogna rinunciare alle opportunità. Le Olimpiadi in Italia sono un sogno, un progetto che deve essere di alta qualità”, ha ribadito il premier. L’annuncio ha infatti sollevato un vespaio di polemiche. Tra i più fermi oppositori c’è Matteo Salvini che ha definito “una follia” candidare Roma per le Olimpiadi.
La politica si è già divisa, così come la popolazione, tra chi teme che i Giochi possano essere l’ennesimo buco nero di corruzione e malaffare e chi invece li vede come un’occasione per rilanciare l’economia e l’immagine del Paese e della Città Eterna, macchiata dall’inchiesta di Mafia Capitale.
Il progetto che sarà messo a punto dal governo e dal Coni, assicurano le autorità sportive, sarà diverso dal passato. “Ci sarà trasparenza assoluta”, assicura Malagò. “Lasciateci lavorare, dateci fiducia. Vogliamo provare a urlare, più che a raccontare, che ci si può ribellare da questo luogo comune. L’unica cosa che chiedo agli scettici, ai critici e ai contrari è solo di non essere prevenuti”.
La scelta di candidare Roma per il 2024 è visto da molti come un atto più demagogico che reale da parte di Renzi. Impossibile non ricordare il no arrivato dall’allora governo Monti nel 2012 quando la candidatura della Capitale per le Olimpiadi del 2020 (poi andate a Tokyo) venne bocciata dall’esecutivo per il timore di non riuscire a sostenere i costi vista la crisi economica. Il governo però procede per la sua strada e, dal prossimo mese, partiranno i lavori con la presentazione del piano di fattibilità il prima possibile.
Le Olimpiadi in Italia
L’Italia potrebbe tornare a ospitare le Olimpiadi. Il nostro Paese è stata infatti la sede del più grande evento sportivo in tre occasioni: due le edizioni delle Olimpiadi invernali, 1956 a Cortina d’Ampezzo e 2006 a Torino, una dei Giochi Olimpici, proprio a Roma nel 1960.
La Capitale si aggiudicò i Giochi battendo in un testa a testa Losanna. Le Olimpiadi trasformarono il volto della città, dotandole di strutture sportive e portando l’attenzione del mondo su un’Italia che stava attraversando un boom economico irripetibile. L’edizione fu un successo ed entrò nella storia dello sport: memorabili le imprese di Livio Berrutti, primo europeo a vincere i 200 metri, eguagliando il record del mondo; quelle di Wilma Rudolph, soprannominata la Gazzella Nera dopo aver vinto i 100, i 200 e la staffetta 4×100; e quella di Abebe Bikila, maratoneta etiope che vinse la medaglia d’oro correndo a piedi nudi lungo le strade della Capitale.
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