Mentre i sindaci del Lazio non si arrendono al NO ufficiale alle Olimpiadi Roma 2024 e scrivono una lettera a Virginia Raggi, l’assemblea capitolina si prepara ad annullare il voto della precedente giunta che aveva espresso parere favorevole. Per questo giovedì 29 settembre, come stabilito al termine della riunione dei capigruppo, è prevista una seduta straordinaria in Campidoglio. All’ordine del giorno la mozione di maggioranza che annullerà ufficialmente il SÌ espresso dall’ex sindaco Ignazio Marino. Vista la maggioranza a 5 Stelle, è scontata l’approvazione della mozione. Ma c’è chi non si arrende al NO e si gioca l’ultima, disperata, carta per candidarsi ai Giochi: gli altri sindaci del Lazio.
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I primi cittadini di Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone (rispettivamente Simone Petrangeli, Leonardo Michelini, Damiano Coletta e Nicola Ottaviani) hanno scritto una lettera congiunta destinata a Virginia Raggi, ai consiglieri del Comune di Roma e al presidente del Coni Giovanni Malagò. La proposta è quella di continuare a sostenere la candidatura passando però dalla formula delle “Olimpiadi di Roma 2024” a quella delle “Olimpiadi di Roma Capitale 2024“. In questo modo il peso economico ricadrebbe sullo Stato italiano e non su Roma, e il territorio potrebbe beneficiarne in termini di investimenti e posti di lavoro.
La lettera dei sindaci del Lazio
Riportiamo le parti salienti della lettera dei sindaci del Lazio: “In considerazione del fatto che le Olimpiadi, secondo il regolamento del Comitato Olimpico Internazionale e la prassi, vengono solo formalmente assegnate ad una città, ma di fatto coinvolgono l’intera nazione di riferimento, con ritorno economico e sociale evidenti per quest’ultima, allora potrebbe essere adottata una soluzione che, da una lato, non comporti oneri per il comune ospitante e, dall’altro, permetta alla nazione di effettuare i richiesti investimenti. Infatti, passando dalla formula delle ‘Olimpiadi di Roma 2024’, a quella delle ‘Olimpiadi di Roma Capitale 2024’ proprio perché Roma non è soltanto un comune, ma è anche la Capitale del Paese, allora tutto l’evento potrebbe essere gestito direttamente dallo Stato, per il tramite del Governo o di un commissario straordinario, nel pieno rispetto della previsione normativa contenuta nell’ultima parte dell’art.114 della Costituzione”.
I sindaci chiedono alla maggioranza in Campidoglio di non ostacolare la proposta a priori e valutarla con attenzione, anche se a pochi giorni dalla mozione per il NO. La lettera continua così: “Del resto, l’evento delle Olimpiadi di Roma Capitale 2024 costituirebbe l’effettiva coniugazione del principio dell’area metropolitana, fino ad ora oggettivamente rimasto inattuato, che in altre realtà europee, come Parigi e Londra, comporta il coinvolgimento sociale ed economico dei territori distanti fino a 200 Km dal nucleo centrale della relativa capitale. I territori delle città capoluogo del Lazio, unitamente al Paese, in special modo in momenti di stagnazione economica come quello attuale, non possono permettersi di rinunciare a concorrere alla ripartizione di quota parte degli oltre sei miliardi di Euro di investimenti, stimati anche dai recenti studi di Confindustria, che prevedono anche l’attivazione di circa 178.000 nuovi posti di lavoro, negli otto anni di preparazione ed effettuazione dell’evento sportivo”.
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