Sale a 1037 il numero delle vittime del terremoto in Marocco. L’Italia, dice la premier Meloni, è pronta ad intervenire con gli aiuti.
Quasi raddoppiate le vittime dopo le prime notizie di questa mattina, che avevano parlato di circa 600 morti. Il terremoto in Marocco, disastroso, ha sconvolto l’intero Paese e causato decessi e danni alle città. Anche l’Italia si stringe intorno alla comunità marocchina, e promette sostegno.
Sale a 1037 il numero delle vittime con più di 1200 feriti, secondo quanto riferisce in queste ore l’agenzia britannica Reuters. Numeri in crescita purtroppo, quelli legati al terremoto di questa mattina in Marocco non si ferma, purtroppo. Era previsto infatti un aumento, vista la gravita del sisma di questa notte arrivato nelle montagne dell’Alto Atlante – arrivato a un massimo magnitudo di 7.2 – un tragico epilogo. Nel più recente bollettino, si sono superate le 1000 vittime ma ci sono anche tanti feriti. Circa 1200 totali, con 1/5 di questi in condizioni critiche. Lo riferisce il ministero degli Interni marocchino, che ha parlato di bilancio ancora temporaneo. Nella mattinata di oggi erano state segnalane infatti 820 vittime e 670 feiriti.
L’emittente Al-Oula in queste ore mandato in onda dei video con riprese effettuate da droni con un le forze armati stanno cercando di fornire il sostegno alle persone colpite. Anche Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia, ha parlato di angoscia senza fine. “Il paese ha dormito in strada, l’Italia deve aiutarci“. Sbai segnala ancora tanti problemi nelle linee telefoniche in Marocco, e preoccupazione per alcune zone del paese come Casablanca, la vecchia medina e le popolazioni delle aree rurali, poi invoca la protezione civile italiana che la donna ricorda all’opera durante il terremoto a l’Aquila: “Spero possano attivarsi per aiutarci al più presto”.
L’ambasciatore d’Italia a Rabat ha parlato a Rainews in queste ore, affermando che all’aeroporto di Marrakesh è stato attivato un desk per la rappresentanza diplomatica del nostro Paese per assistere anche i cittadini italiani potenzialmente coinvolti o che intendono fare rientro dal Marocco. Ma la situazione è delicata, visto che tutti i turisti stanno raggiungendo gli areporti spaventati da altre scosse eventuali: “Tutti i voli sono pieni, dopo lo spavento i turisti vogliono partire”. Il suggerimento dell’ambasciatore Armando Barucco è quello di fare un biglietto anche per altre mete, con scali dunque: “Sueggeriamo per chi ha già un biglietto da Marrakesh di andare all’ aeroporto dove noi abbiamo organizzato un desk. Per chi non ha ancora un biglietto prima di tutto ne cerchi uno ma non necessariamente da Marrakesh“. Tutte le segnalazioni arrivate hanno ricevuto risposta, conferma Barruco, che ricorda come il monitoraggio delle operazioni di diplomazia sono in continuo monitoraggio e in collaborazione con le autorità del luogo.
Le immagini dei crolli, disastrosi, che hanno colpito nella notte in Marocco hanno fatto il giro del mondo.
L’Italia ha risposto all’appello di aiuto del Paese falcidiato dal sisma tramite i vertici istituzionali. Nella mattinata di oggi era già intervenuto Antonio Tajani, poi alle 8:00 circa era stata la volta di Giorgia Meloni. La premier ha fatto sapere, da Nuova Delhi dove è in corso il vertice del G20, che l’Italia è pronta a sostenere il Marocco in questa emergenza. Palazzo Chigi con una nota aveva diffuso intanto il cordoglio del Presidente del Consiglio: “appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco“, poi sono arrivati i messaggi di vicinanza al Primo Ministro Aziz Akhannouch e ai familiari delle vittime.
Anche Sergio Mattarella si è rivolta al Re marocchino per esprimere la sua vicinanza: “La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l’amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell’Italia e le mie sentite condoglianze“. Poi il capo di Stato rinnova la disponibilità a contribuire ai lavori di soccorso.
Il ministro Pianteosi ha fatto sapere nel pomeriggio inoltre che i vigili del fuco italiani sono pronti a partire per il Marocco, per aiutare le squadre di soccorritori sul posto: “I nostri Vigili del Fuoco sono pronti a intervenire in qualsiasi momento in Marocco per dare supporto alle autorità locali”. Era già successo in Turchia, afferma Piantedosi, il quale ricorda come all’Italia era toccato il coordinamento delle unità Usar per la coordinazione sul posto delle operazioni. Qualora venisse inoltrata la richiesta da parte delle autorità del Marocco, il Viminale si impegna ad inviare sia personale che strumenti, mezzi, e aiuti.
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