Sono oltre 2mila le vittime solo nella città di Derna, in Libia. Derna è la città maggiormente colpita dal ciclone Daniel, interi quartieri sono stati spazzati via, l’acqua ha raggiunto i 3 metri e ha trascinato in mare tantissime persone. Sono 10mila le persone disperse al momento, numeri che purtroppo sono destinati a crescere.
I soccorritori stanno lavorando senza sosta scavando tra le macerie per trovare eventuali superstiti e recuperare i corpi delle vittime. Sono arrivati i primi aiuti italiani, il team italiano effettuerà un sopralluogo nelle zone più colpite e organizzerà gli aiuti nei prossimi giorni.
Sempre più grave il bilancio delle vittime e dei dispersi che si stanno registrando in Libia in seguito al passaggio del ciclone Daniel. Le zone maggiormente colpite sono la Libia orientale, nella zona Cirenaica, e la città di Derna dove sono crollate due dighe.
Solo nella città di Derna il numero delle vittime recuperate è salito a duemila, la tv Al-Jazeera ha invece stimato un bilancio di 2500 vittime, mentre l’emittente Al Hadath ha parlato di 6mila vittime.
Il Ministero degli Interni di Bengasi, secondo quanto riportato dall’agenzia Lana, ha dichiarato che il numero delle vittime ufficiali è salito a più di 2300, tra di loro ci sono anche 145 cittadini dell’Egitto da quanto riportato da alcuni funzionari che si trovano a Tobruk.
Un bilancio gravissimo e che purtroppo non è destinato a fermarsi, all’appello mancano ancora più di 10mila persone. Un numero che si ipotizza possa crescere nelle prossime ore.
Il ministro della Salute del governo nella Libia orientale, Othamn Abduljaleel, ha chiesto l’aiuto internazionale parlando di una situazione catastrofica. In molte parti della città di Derna i corpi senza vita si trovano ancora in strada.
Attualmente gli ospedali sono pieni di cadaveri e ci sono aeree che non è possibile raggiungere. Secondo quanto riportato dal Ministro dell’aviazione civile della Libia orientale più del 25% della città di Derna è completamente scomparso, moltissimi edifici sono crollati.
Interi quartieri sono stati cancellati, l’acqua in questa zona ha raggiunto i tre metri e ha trascinato via tutto quello che ha incontrato. Moltissime persone sono state portate dalla furia dell’acqua fino al mare, ed è qui che si stanno concentrando le ricerche dei dispersi.
Diverse squadre di soccorso sono impegnate nella ricerca di eventuali superstiti e nel recupero dei corpi senza vita delle vittime di questa inondazione.
Informazioni molto precise non è possibile ottenerle perché la Libia è divisa in due parti, da una parte c’è governo con la sede a Tripoli che è riconosciuto a livello internazionale. Dall’altra invece il governo con la sede a Tobruk di cui è a capo il maresciallo Haftar.
In merito a questa tragedia i due governi stanno lanciando messaggi contrastanti e notizie confuse, ciò rende molto difficili i soccorsi sia per le persone che stanno lavorando sui luoghi, sia per le nazioni che vogliono aiutare.
Attualmente tutti stanno prestando soccorso, tra i soccorritori oltre a quelli esperti stanno aiutando anche soldati, volontari, lavoratori pubblici e residenti che scavano tra le macerie per recuperare eventuali superstiti e corpi.
C’è carenza di ruspe e scavatori, ciò rende più difficile le operazioni di soccorso. I lavoratori del cimitero nella sola giornata di ieri hanno seppellito più di 200 vittime dell’inondazione.
Derna non è l’unica città colpita dalla tempesta, anche se con meno intensità e forza anche la città di Bayda ha subito la furia di Daniel, qui si sono registrati circa 50 morti.
L’ospedale è stato evacuato perché si è allagato. Nella città di Bengasi ci sono centinaia di famiglie rimaste senza un abitazione. Altri centri colpiti sono la città di Marj, Sousse e Shahatt.
In queste ore anche il presidente russo Putin ha voluto esprimere il proprio cordoglio per le numerose vittime libiche, e ha offerto il suo aiuto alla nazione. Il messaggio è arrivato attraverso un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino.
Giorgia Meloni in queste ore ha sentito entrambi i rappresentati dei governi libici per ribadire la sua intenzione a prestare soccorso e aiuto alla Libia.
Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile italiano, ha comunicato che nelle scorse ore è arrivato in Libia il team italiano per aiutare nei soccorsi. Nel team c’è personale del Dipartimento della Protezione civile, Vigili del Fuoco, e un Comando operativo di interforze e del Ministero degli Affari esteri.
Il team lavorerà coordinandosi con le autorità locali e nei territori maggiormente colpiti dalla tempesta Daniel. Valuterà la situazione e acquisirà tutte le informazioni necessarie per stabilire un intervento strutturato da avviare nei prossimi giorni.
Tajani, ministro degli Esteri, ha reso noto che una squadra è già partita per Derna ed è coordinata dalla Protezione Civile.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, ha inviato un messaggio a Mohamed Younis Al-Menfi, il capo del governo di Tripoli, per esprimere le proprie condoglianze e ribadire l’aiuto italiano al popolo libico.
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