Per il mese di marzo, sono previsti degli aumenti in busta paga ma soltanto per alcuni dipendenti. Vediamo chi.
Gli aumenti in busta paga potrebbero arrivare a raggiungere la somma di 600 euro.
Aumenti in busta paga: perché?
Nonostante il taglio del cuneo fiscale previsto dal Governo, gli aumenti in busta paga per il mese di marzo potrebbero essere notevoli. Si va da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 150 euro in un solo mese. Ciò significa che, in un anno, gli aumenti in busta paga possono arrivare anche a 600 euro annui. Una piccola boccata d’ossigeno per quei lavoratori che, negli ultimi anni, sono stati in difficoltà.
Naturalmente, gli aumenti non spetteranno in egual misura a tutti i lavoratori ma soltanto ad alcune categorie ben precise. Gli stipendi possono variare a seconda di elementi di diverso tipo.
I lavoratori della scuola e della sanità sono i primi che potrebbero vedersi aumentare la propria busta paga a marzo. Gli aumenti saranno dovuti ai rinnovi dei contratti che si sono conclusi dopo tanto tribolare ma anche per effetto degli aumenti mensili e gli arretrati di gennaio e febbraio.
Non solo, gli arretrati fanno riferimento anche agli anni dal 2019 al 2021 ma anche i primi dieci mesi del 2022. Lo stesso dicasi per i docenti andati che hanno lasciato il lavoro nel triennio 2019-2021. Sin dal primo settembre dello scorso anno, gli arretrati non sono più previsti a chi ha svolto il proprio lavoro nei 4 anni compresi tra il 2019 ed il 2022. A marzo, inoltre, ci potrebbe essere il ricalcolo dell’assegno pensionistico e del Tfs, ovvero il Trattamento di fine servizio.
Quando arriveranno gli aumenti
Gli aumenti in busta paga potrebbero arrivare secondo tempistiche diverse, da lavoratore a lavoratore. Si sa quasi certamente, però, che gli aumenti relativi ai rinnovi contrattuali, potrebbero arrivare in busta paga sin dal mese di marzo. Gli aumenti mensili potrebbero sfiorare le 100 euro. Tra il mese in corso ed il prossimo, invece, i lavoratori della scuola e del comparto sanità vedranno gli aumenti relativi agli arretrati. L’importo, in quel caso, potrebbe superare i 2000 euro.
I lavoratori della scuola, inoltre, vedranno aumentare la propria busta paga a marzo anche in virtù degli arretrati del CCNL (per gli anni 2019/2021), per chi ha fatto supplenze saltuarie o di breve periodo nel triennio di riferimento.
A marzo, i lavoratori dipendenti privati del terziario, commercio e grande distribuzione potrebbero vedere in busta paga un aumento pari a 350 euro che riguarda la seconda parte del bonus loro spettante. Si tratta di un bonus che rientra nel Piano Straordinario per il settore del Terziario. L’obbiettivo è quello di garantire ai lavoratori un sostegno economico in attesa che venga rinnovato il Ccnl che è scaduto alla fine dell’anno 2019. La prima tranche di 200 euro è arrivata a gennaio 2023.
Bisognerà attendere aprile, invece, per l’aumento di 30 euro al mese per i lavoratori dipendenti di quarto livello.