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L’attore egiziano Omar Sharif è malato di Alzheimer: lo ha rivelato il figlio Tarek, che qualcuno forse ricorderà nelle scene iniziali del celeberrimo film Il Dottor Zivago nella parte del piccolo Yuri, in un’intervista rilasciata al quotidiano El Mundo. Tarek Sharif ha dichiarato che al momento non è possibile determinare in che fase si trovi la malattia di suo padre, ma è evidente che non migliorerà mai e che peggiorerà giorno dopo giorno. Si profila dunque una triste ultima parte di vita per colui che fu il valoroso sceriffo Alì in Lawrence d’Arabia e l’affascinante dottor Yuri Zivago.
Omar Sharif ha 83 anni, essendo nato ad Alessandria d’Egitto il 10 aprile 1932 da due immigrati libanesi di religione cattolica. Il suo vero nome è infatti Michel Demitri Shalhoub ma nel 1955, per poter sposare la diva egiziana Faten Hamama, si convertì all’islam optando per il nome Omar El-Sharif, internazionalizzato poi in Omar Sharif. Da questo non troppo fortunato matrimonio (conclusosi con la separazione del ’66 e il definitivo divozio nel ’74) sarebbe nato nel 1957 il suo unico figlio Tarek.
E come abbiamo visto, è stato proprio Tarek a svelare alla stampa le gravi condizioni di salute del suo celebre papà. ‘In alcuni momenti sta un po’ meglio‘, ha dichiarato, ‘ma in altri è molto sconcertato. Si ricorda di essere un attore famoso: sa chi è, ma non necessariamente per quale ragione la gente lo saluti. Quando qualcuno in strada lo avvicina, pensa che sia una vecchia conoscenza, ma di solito è soltanto un ammiratore‘. Tarek Sharif ha poi aggiunto un particolare toccante su suo padre Omar, che attualmente vive in un residence di El Gouna, località turistica sul Mar Rosso: ‘Ogni tanto mi chiede come sta mia madre Faten: si è purtroppo dimenticato che è morta lo scorso gennaio‘…
Omar Sharif è stato il primo attore arabo a doventare una star del cinema mondiale e ancora oggi non c’è nessun altro che abbia raggiunto i suoi livelli. Con Lawrence d’Arabia (1962) ottenne una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista e vinse due Golden Globe, mentre un terzo se lo aggiudicò grazie a Il Dottor Zivago del 1965. In seguito è apparso in decine di altri film (da ricordare La Notte dei Generali, L’Oro di Mackenna, L’Ultima Valle, Il Seme del Tamarindo, la miniserie tv Pietro il Grande e, nel 2003, Monsieur Ibrahim e i Fiori del Corano che gli sono valsi il premio del pubblico alla Mostra del cinema di Venezia e un premio Cesar) fino a Un Castello in Italia, girato appena due anni fa per la regia di Valeria Bruni Tedeschi.
In passato Omar Sharif aveva sofferto di altri problemi di salute piuttosto seri (nel ’92 subì un’operazione per un triplo bypass e nel ’94 fu vittima di un leggero infarto) e nel 2005 si dice fosse entrato a far parte della black-list di Al-Qaeda per aver ‘osato’ interpretare San Pietro in una fiction televisiva della Rai.
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