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Da quando è stato trasmesso in onda per la prima volta, il personaggio Dexter ha scatenato numerosi episodi di emulazione. Questa è una raccolta di casi di omicidi ispirati a Dexter, serie tv che fin dalla sua prima messa in onda è stata criticata per le scene violente. L’attore Micheal C. Hall ha otenuto un Golden Globe per la sua interpretazione di Dexter Morgan, ematologo della polizia scientifica di Miami, che però ha una doppia vita, visto che è pure un efferato serial killer. Dexter segue un impulso incontrollabile che lo porta ad uccidere solo criminali spietati sfuggiti alla giustizia. Ne taglia i corpi e per disfarsene usa metterli in sacchi della spazzatura che poi getta nell’oceano. Sulla scia di questa serie tv tratta dal libro di Jeff Lindsay, Dexter L’Oscuro, negli Stati Uniti, ma non solo, si sono consumati degli inquietanti omicidi.
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2014: Steven Miles
Nei fatti di cronaca troviamo spesso delle notizie raccapriccianti di omicidi ispirati da film, telefilm e serie televisive. Steven Miles, adolescente di Oxdet nel Surrey, è stato condannato a 25 anni di prigione (scampò dall’ergastolo vista la minore età) dalla corte di Guildeford per l’omicidio della sua ragazza Elizabeth Thomas. I fatti risalgono a gennaio 2014, quando l’allora sedicenne accoltellò la fidanzata e fece a brandelli il cadavere usando gli attrezzi da chirurgo del padre. Affetto da autismo, ma non da schizofrenia (era stata la richiesta degli avvocati difensori), Steven avrebbe ripreso proprio dalla popolare serie tv l’idea di smaltire il cadavere di Elizabeth facendolo a pezzi e chiudendolo in sacchi della spazzatura. Pare che la ragazza, a chi le chiedeva perchè stesse con lui, che era frequentemente emargianto proprio a causa del suo autismo, rispondesse: ‘Gli voglio bene e lotto per e con lui‘.
2013: Mark Howe
A gennaio 2014 Mark Howe, un infermiere del Leicestershire è stato imprigionato con una condanna di 21 anni di reclusione dopo aver ammesso l’omicidio di sua madre, avvenuto il 16 luglio del 2013. La donna lo aveva rimproverato perchè fumava cannabis. Mark ha ripetutamente accoltellato la madre Katrina Wardle, di 48 anni, in faccia, al petto e sulle braccia (ben 53 coltellate), prima di lasciarla sanguinare a morte sul pavimento della sua camera da letto. La Corte che ha giudicato Mark ha detto che viveva da emarginato, ed era ossessionato dalla serie televisiva americana Dexter.
2012: Perez, Maraglino e Lopez
Il Marine Louis Ray Perez, sergente a Camp Pendleton, Dorothy Grazia Maria Maraglino e Jessica Lynn Lopez, sono accusati di omicidio di primo grado per la morte di Brittany Killgore, avvenuta nel mese di aprile 2012. Sono stati accusati anche di cospirazione, rapimento e tortura. I tre erano uniti da un legame torbido fatto di sesso e violenza. Una volta avuta la preda in casa, l’hanno torturata e seviziata. In un messaggio di una delle due ‘schiave’ al suo padrone, Lopez scrive: ‘Maestro Mi dispiace di averti trascinato in questo. Ho pensato che stavo difendendo la famiglia e che tutto sarebbe stato semplice, come in Dexter‘.
2011: Il killer di Long Island
Nell’aprile 2011 Long Island tremava. La zona a nord di New York aveva paura di un Dexter in circolazione, un misterioso serial killer, che ancora oggi è senza identità, al quale sono stati attribuiti almeno nove omicidi. Le vittime erano trattate come fa il protagonista del telefilm. Vista una certa conoscenza di metodi e tecniche d’indagine, gli inquirenti hanno pensato anche che si potesse trattare di un vero agente delle forze di polizia, proprio come il personaggio di Dexter Morgan.
2010: Havard Nyflot e Shamrez Khan
Nel febbraio 2010, in Norvegia, il benzinaio Håvard Nyfløt riceve una strana proposta dal tassista Shamrez Khan: rapire e torturare Faiza Ashraf per aver respinto le sue avances. Dopo aver offerto una somma considerevole, Nyfløt accetta, ma le cose non vanno come previsto. Deciso a punire Khan, considerato come un ‘parassita’, ma non a far del male alla ragazza, Nyfløt fa le cose che aveva visto fare a Dexter, compra persino un bisturi e scava una fossa nel bosco. Racconta poi che, volendo un pubblico per rendere ‘ancora più perfetta di Dexter’ la scena, rapisce Ashraf a una fermata dell’autobus. Dal bagagliaio della macchina, la vittima spaventata aveva però telefonato alla polizia. Nyfløt ha raccontato di aver aperto il baule nel bosco, e di aver cercato di spiegare il suo piano a Ashraf, che nel panico aveva tentato la fuga. Dopo averla raggiunta, per impedirle di urlare, le aveva chiuso la bocca con nastro adesivo e l’aveva messa nel baule della macchina. Più tardi, però, la scoprì morta. La riversò nella tomba scavata per Khan, prese un pezzo di nastro coi capelli della ragazza per fornire prove contro Khan, dopo averlo ucciso. Dopo il processo non sono state riscontrate prove di questo racconto, anzi pare che Nyfløt avesse debiti di gioco e i soldi del rapimento servissero proprio a questo scopo. Ad ogni modo entrambi gli uomini sono stati condannati per omicidio di primo grado.
2009: Andrew Conley
Indiana, Usa. Il 28 novembre 2009, Andrew Conley mise le mani attorno al collo del suo fratellino Conner di 10 anni per venti minuti. Andrew, diciassette anni, affermò di avere tratto ispirazione dalla serie televisiva Dexter e di essersi immedesimato in Dexter Morgan, provando proprio il suo stesso istinto e bisogno di uccidere. Ha poi seppellito il corpo dopo averlo messo un un sacco della spazzatura. Vista l’età (all’epoca dell’omicidio era ancora minorenne), il ragazzo ha avuto l’ergastolo ma ha evitato la pena di morte.
2008: Mark Twitchell
Nel 2008 Mark Twitchell, film-maker e regista di origini canadesi, ha ucciso Johnny Altinger prendendo spunto da un episodio di Dexter. Twitchell, convinto di poter arrivare a girare un blockbuster movie, si è finto una donna e ha adescato l’inconsapevole Johnny Altinger su Internet. Dopo avergli dato un appuntamento, ha poi commesso l’omicidio con l’unico obiettivo di avere del materiale su cui lavorare. Infatti il regista assassino voleva filmare le riprese dell’uccisione e inserirle nel film che stava girando.
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