Nella notte è stato fermato dalla polizia un uomo sospettato per l’omicidio a Cassino di Yirelis Pena Santana. L’uomo è stato fermato nella sua abitazione a San Lorenzo, in periferia di Cassino.
L’uomo è un ragazzo di 25 anni italiano e titolare di una piccola impresa agricola, le indagini hanno condotto a lui fin da subito grazie ad una traccia che è stata lasciata sul luogo dove è avvenuto il delitto.
Gli investigatori del Commissariato di Cassino insieme alla Squadra Mobile di Frosinone nella notte hanno fermato un uomo sospettato di essere l’assassino di Yirelis Pena Santana.
L’uomo è un giovane ragazzo italiano di 25 anni che ha una piccola impresa agricola nella periferia di Cassino. Silvana Mafferi e Flavio Genovesi, gli agenti coordinati, hanno fermato l’uomo all’interno della sua abitazione che si trova a San Lorenzo.
L’abitazione dista poco dalla Caserma dell’80mo Reggimento dell’Esercito Italiano. Durante la serata di ieri il personale della Polizia di Stato si è occupato di setacciare i terreni che si trovano intorno all’abitazione alla ricerca dell’arma con cui si sarebbe compiuto il delitto.
Per gli investigatori l’arma è stata sotterrata nei campi. L’uomo è ritenuto il responsabile dell’omicidio per una traccia rinvenuta sul luogo del delitto che fin da subito ha permesso agli agenti di indagare verso una precisa direzione.
Venerdì 26 maggio 2023 in un appartamento sito in Via Pascoli a Cassino, che si trova in provincia di Frosinone, intorno alle 14:30 è stato rinvenuto il cadavere di una donna uccisa e sfregiata da una serie di coltellate.
La donna Yirelis Pena Santana aveva 34 anni ed era di origini domenicane, il cadavere è stato ritrovato nella sua abitazione e riportava diversi colpi di lama sul volto e sul collo.
A trovare il cadavere è stato un suo vicino di casa che aveva appuntamento con la donna alle 13:30 per controllare la linea del gas. Il vicino ha trovato la porta dell’abitazione accostata e bussando ha aperto e ha visto il sangue sul pavimento dell’ingresso è scappato e ha chiamato la Polizia.
La donna giunta a Cassino da tre settimane, o al massimo da un mese, proveniva da Vercelli e a chi la conosceva aveva detto di avere tre figli. È stata ritrovata sul suo letto con il corpo seminudo.
L’arma del delitto non è stata trovata nell’appartamento e il corpo è stato affidato al Dottor Di Giorgio per stabilire il numero e la tipologia delle ferite.
Durante il sopralluogo della Polizia è stato possibile trovare i documenti della donna. Questo appartamento era ben noto alle forze dell’ordine che più volte avevano ricevuto segnalazioni per il viavai di persone e che in passato era stato considerato luogo di prostituzione.
Non ci sono però indizi che lasciano ipotizzare che la donna, presente nell’appartamento da meno di un mese, fosse una prostituta. Ciò che è certo invece è che sul luogo del delitto gli investigatori hanno trovato qualcosa che li ha indirizzati ad arrestare il giovane 25enne italiano.
Ancora non si hanno notizie sul ritrovamento dell’arma del delitto né sulle motivazione che avrebbero spinto il ragazzo a compiere questo gesto.
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