Omicidio brasiliana a Roma, un senzatetto confessa

Polizia

Ha un nome e un volto il presunto omicida di Norma Maria Moreira da Silva, la homeless brasiliana trovata morta e nuda in un sottopasso nel centro di Roma. La donna aveva il volto insanguinato, una profonda ferita alla testa e una caviglia fratturata. Ad accusarsi dell’omicidio Aldobrando P., 55 anni, senzatetto romano: “Sono stato io”. Questa la frase detta agli investigatori della Squadra Mobile in questura. Ora il 55enne è stato iscritto sul registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Nel sottopasso della morte, accanto al corpo senza vita della donna di 49 anni, sono stati ritrovati i suoi indumenti e la borsa. Non è escluso che la vittima, prima di venire massacrata – l’assassino si è accanito in particolare sul viso – sia stata anche violentata. A rinvenire il cadavere un operaio della Multiservizi. Quel sottopassaggio viene spesso utilizzato dai senzatetto romani come riparo quando inizia a fare freddo.

Gli inquirenti ipotizzano che il movente dell’omicidio sia la vendetta. Diverse le testimonianze che le forze dell’ordine stanno ascoltando: amici, clochard, conoscenti della vittima. Tutti potrebbero essere a conoscenza di dettagli importanti per risolvere le indagini. Non si esclude che il delitto possa essere maturato negli ambienti dei senza fissa dimora. Il sottopasso ‘Ignazio Guidi’ si trova all’altezza di piazza della Croce Rossa, nel centro della capitale.

Nel 2009, Norma Maria Moreira da Silva era finita nei guai con la giustizia, coinvolta in un’indagine per sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina. E’ difficile al momento capire se possano esserci collegamenti proprio con questa vicenda e l’omicidio di lunedì notte.

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