Sarebbe maturato in un contesto di violenza domestica l’omicidio di Ciro Palmieri, il panettiere 43enne ucciso il 20 luglio scorso nella sua abitazione a Giffoni Valle Piana, provincia di Salerno.
Quello stesso giorno la moglie ne aveva denunciato la scomparsa, ma sin da subito la versione fornita dalla donna non aveva convinto gli inquirenti.
Nelle scorse ore la svolta nelle indagini, con l’arresto della donna e di due figli della coppia, un ragazzo appena 18enne e il fratello di 15.
L’omicidio di Ciro Palmieri
Era il 20 luglio scorso quando una donna sporse denuncia ai carabinieri della Compagnia di Giffoni Valle Piana (Salerno) per la scomparsa del marito, Ciro Palmieri, panettiere 43enne.
La donna riferì che, prima di sparire, il marito le aveva chiesto di preparargli gli abiti da lavoro in una busta, che poi l’indomani ritrovò, in quella stessa busta, fuori dalla sua abitazione.
La versione della donna però non aveva mai convinto gli inquirenti, insospettiti anche da una fasciatura alla mano, cui pare che la moglie di Palmieri non fosse riuscita a dare una valida motivazione.
Sono quindi partite le indagini: il primo passo è stato il sequestro delle telecamere di sorveglianza presenti nell’abitazione della vittima.
Nonostante i tentativi di sovrascrivere le registrazioni del 19 e del 20 luglio, i carabinieri sono riusciti a recuperare le immagini originali, in cui sono stati immortalati i drammatici istanti dell’omicidio di Ciro Palmieri.
L’uomo sarebbe stato ucciso a coltellate dalla moglie e da due dei suoi figli, un ragazzo di 18 e il minore di 15. Il tutto sarebbe avvenuto sotto gli occhi del terzogenito, un bambino di 11 anni.
Il cadavere del 43enne è stato recuperato in fondo a un dirupo, in località Curticelle, da una squadra dei vigili del fuoco.
Un passato di violenze: la vittima era stata denunciata dalla moglie
L’omicidio del panettiere di Giffoni Valle Piana sarebbe maturato in un contesto di violenza domestica.
Stando a quanto riferisce La Repubblica, sembra che il 15enne, coinvolto nell’omicidio del padre, abbia riferito che il genitore spesso usava violenza sulla madre.
Sette anni fa l’uomo era stato allontanato da casa per violenza, salvo poi rientrare qualche tempo dopo.
La moglie della vittima e il figlio maggiore sono ora in carcere, in attesa di essere ascoltati, mentre il 15enne è stato posto in un istituto ed è stato sentito dalla Procura dei Minori di Salerno.
I tre indagati dovranno rispondere di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e occultamento di cadavere.
Il più piccolo dei figli, il bambino di 11 anni, si è chiuso nel silenzio, dopo aver assistito all’omicidio del padre.