È ancora avvolto nel mistero l’omicidio di Mattia Caruso, il 30enne di Albignasego, morto dopo aver trascorso la serata in un locale ad Abano Terme, provincia di Padova.
Il giovane era in compagnia della fidanzata, quando nel parcheggio della discoteca è stato accoltellato a morte. Caruso ha avuto la forza di mettersi in macchina, ma dopo pochi istanti si è accasciato al suolo.
Trasferito d’urgenza all’ospedale di Padova, è morto poco dopo il suo arrivo.
S’indaga a 360 gradi sulla tragica morte di Mattia Caruso, il 30enne di Albignasego – Padova – deceduto all’ospedale del capoluogo veneto, dopo essere stato accoltellato a morte.
La scorsa domenica notte il giovane è stato colpito da alcuni fendenti mortali, uno dei quali in pieno petto. Mattia stava trascorrendo la serata in un locale ad Abano Terme. Mentre la fidanzata lo attendeva in auto, il 30enne avrebbe avuto una violenta lite nel parcheggio della discoteca.
Mattia Caruso si è trascinato nell’auto, dove lo attendeva la ragazza, ma qualche istante dopo si è accasciato al suolo. È stata la fidanzata a lanciare l’allarme, allertando carabinieri e ambulanza.
I soccorsi del 118 sono giunti sul posto in pochi minuti. Dopo averlo stabilizzato sul posto, hanno tentato il trasferimento all’ospedale di Padova, dove è morto poco dopo.
Al momento le indagini sulla morte del giovane sono a un punto morto. Non è chiaro con chi abbia avuto la lite, degenerata poi nel suo omicidio.
Non sembrano esserci testimoni di quanto accaduto nel parcheggio del locale, né è chiaro se vi siano telecamere di sorveglianza che possano aver ripreso gli istanti della tragedia. Quando Mattia è stato accoltellato, la sua fidanzata lo attendeva in macchina. La ragazza, nonostante lo choc, è riuscita ad allertare i soccorsi.
Gli inquirenti stanno indagando sulla morte del ragazzo, ma al momento non risulterebbe nessun indagato per l’omicidio.
Mattia Caruso apparteneva a una famiglia molto conosciuta, che lavora nell’ambito dell’alimentazione e forniture di cibo per le sagre di paese.
Gli inquirenti stanno ascoltando tutte le persone che conoscevano Mattia, per cercare di ricostruire i dettagli della sua vita e capire se avesse conti in sospeso con qualcuno. A coordinare le indagini è il pm Roberto Piccione.
Nei prossimi giorni verrà disposto l’esame autoptico sul corpo della vittima, che il prossimo ottobre avrebbe compiuto 31 anni, per accertare quale sia stato il fendente mortale che gli è costato la vita.
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