Continuano le vicende intorno al terribile omicidio di Spinea, avvenuto il 22 settembre ai danni di Lilia che venne uccisa brutalmente dal compagno.
Alexandru Ianosi è ora in carcere e in queste ore si sta riprendendo dal coma in cui è finito dopo essersi conficcato un manico di una scopa nell’occhio per punirsi di quanto ha fatto.
Alexandru Ianosi è il nome del 35 romeno che nella notte del 22 settembre ha ucciso per motivi di gelosia la compagna moldava Lilia Patranjel.
Da quella notte si trova in carcere e sembra che in questi giorni stia ripensando alla sua posizione e si senta in colpa per il violento omicidio, infatti si è procurato una grave lesione che lo ha costretto in coma.
Ma perché Alexandru ha ucciso la compagna? I pareri delle persone ascoltate dai Carabinieri erano contrastanti, infatti alcuni vicini hanno raccontato di una relazione con molti alti e bassi e altri invece non si sono esposti troppo.
In realtà il rapporto fra Alexandru e Lilia era molto burrascoso da tempo, specialmente per la gelosia dell’uomo anche per le cose più banali.
La 41enne lavorava come collaboratrice domestica ed è stata uccisa violentemente a coltellate intorno alla mezzanotte del 22 settembre, l’allarme è stato poi dato solo alle 5 del mattino seguente proprio dall’uomo che in quella telefonata confessò subito di essere l’omicida.
Sembra che nessuno abbia sentito la loro violenta lite, nemmeno il piccolo di 4 anni che dormiva nella stanza affianco.
Al loro arrivo nell’appartamento in via Mantegna, i Carabinieri hanno trovato il corpo della donna a terra in una pozza di sangue e vicino a lei c’era Alexandru con una sigaretta in mano, palesemente sotto shock e sconvolto.
L’ennesimo raptus di gelosia sfociato in maniera tragica anche se in realtà, episodi violenti si erano già manifestati in passato.
Lilia infatti aveva denunciato il compagno per maltrattamenti ma poi aveva ritirato l’esposto nonostante gli episodi di violenza verbale e fisica che non smettevano di susseguirsi.
Il rapporto fra i due non era esattamente idilliaco ed erano tanti i problemi che caratterizzava questa coppia, a partire dalla fortissima gelosia di lui ma anche dal fatto che la picchiava e in diverse occasioni l’aveva ricoperta di insulti.
Il piccolo di 4 anni è stato affidato ai servizi sociali mentre l’uomo è stato arrestato per omicidio e sembra devastato dai sensi di colpa, così come lui stesso ha dichiarato nella giornata del 6 ottobre.
Per questo motivo il 35enne si è procurato delle lesioni gravissime conficcandosi il bastone di una scopa nell’occhio. Dopo questo gesto è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Angelo di Venezia.
La sua prognosi è riservata ma i medici riferiscono che le condizioni del saldatore romeno non sono troppo complicate.
Fin dall’inizio l’uomo si è sempre dichiarato colpevole dell’omicidio e non ha nascosto agli inquirenti alcun dettaglio, tuttavia il dolore per la perdita della moglie, dopo il raptus, si è fatto sempre più marcato.
Questo è poi sfociato in questo modo dopo che il detenuto ha ascoltato un servizio al telegiornale in cui veniva chiamato mostro e così ha ammesso di volersi punire.
Per alcuni giorni è rimasto in coma ma ora si sta riprendendo e tornerà presto in carcere nell’attesa del processo.
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