Omicidio di Suio, s’indaga sul movente passionale

Il movente, alla base del terribile omicidio, potrebbe essere la gelosia, ma è ancora tutto da chiarire e da ricostruire. Sono in corso gli esami balistici per capire l’esatta dinamica dei colpi, perché si possa dare una dinamica esatta a tutta la vicenda.

Esterno del luogo del delitto
Esterno del luogo del delitto – Nanopress.it

Un carabiniere che uccide il direttore di un albergo. Questo è quello che è successo ieri, in provincia di Latina. Un giallo con ancora molto da scoprire.

Suio, novità sulla tragedia avvenuta ieri

Perché il carabiniere 58enne, Giuseppe Molinaro, ha ucciso il direttore d’albergo Giovanni Fidaleo? Questa, e tante altre domande sono quelle che si stanno ponendo gli inquirenti che stanno indagando per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia avvenuta ieri a Suio, in provincia di Latina.

Non si conosce ancora, di preciso, cosa sia accaduto, anche se le ipotesi al vaglio sono tante. Il militare dell’Arma ha sparato contro il direttore d’albergo, uccidendolo, e poi ha colpito, sempre con la stessa arma, una donna, ferendola all’addome. Infine, si è dato alla fuga.

Per quale motivo l’ha fatto? Una delle principali ipotesi sulla quale si sta indagando è quella della gelosia. Una fuga che, come dicevamo, non è durata molto poiché l’uomo è stato arrestato e fermato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e, ora, è accusato di tentato omicidio ed omicidio. Prestava servizio in una caserma in provincia di Caserta.

Giovanni Fidaleo, invece, dirigeva un albergo a Castelforte, nei pressi delle terme di Suio. La giovane che, invece, è stata ferita sempre dal carabiniere, è una donna di 30 anni e lavorava all’interno della struttura alberghiera diretta dallo stesso Fidaleo.

Proiettili sparati sul luogo
Proiettili sparati sul luogo – Nanopress.it

Il carabiniere avrebbe sparato per gelosia

Il carabiniere è stato fermato a Teano, in provincia di Caserta. Si stava dirigendo in Campania e, poi, si è fermato da un amico. Qui ha raccontato tutto e, da lì, anche la decisione di raccontare tutto ai suoi colleghi. In caserma a Capua, Molinaro è stato interrogato e ne è emerso un movente che ha a che fare con la 30enne che, nella tragedia, è rimasta ferita.

Pare che il militare, con la donna, avesse avuto una relazione in passato, ma Molinaro riteneva che anche Fidaleo frequentasse la donna e, per questo, lo ha preso di mira. Ha raggiunto l’albergo, certo di trovare entrambi, ma soprattutto Fidaleo e, una volta arrivato, incrociandoli entrambi, ha fatto fuoco, uccidendo l’uomo e ferendo la donna.

Un movente portato avanti dalla gelosia che, però, deve essere ancora del tutto chiarito. E, ad aiutare nello sviluppo delle indagini, saranno anche gli esami balistici che verranno effettuati nei prossimi giorni, nel luogo della tragedia, serviranno ad accertare l’esatta traiettoria dei colpi e a capire se Molinaro ha sparato prima al direttore 60enne o alla donna.

Il carabiniere, ora, è in stato di fermo, come da ordinanza emessa dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, e verrà convalidato dal Gip nelle prossime 48 ore. La Procura di Cassino, invece, è quella competente per quel che riguarda le indagini sull’omicidio, avvenuto nel territorio di sua competenza.

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