Dopo la condanna all’ergastolo dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi lo scorso luglio, sono state rese note le motivazioni della sentenza.
Insieme agli altri due imputati, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, i due sono stati ritenuti responsabili – a vario titolo – di aver pestato a morte il 21enne di Paliano.
Era il 6 settembre del 2020 quando Willy Monteiro Duarte, 21enne di Paliano ma originario di Capoverde, venne massacrato di botte all’uscita da un locale a Colleferro, comune nel Frusinate, alle porte di Roma.
Il giovane cercò di sedare una rissa nella quale era coinvolto un suo amico e venne brutalmente pestato a sua volta, fino a morire. Per la sua morte sono finite a processo 4 persone: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli.
Nella sentenza pronunciata il 4 luglio scorso dalla Corte d’Appello del Tribunale di Frosinone i 4 giovani sono ritenuti responsabili – a vario titolo – dell’omicidio del 21enne di Paliano. Stando alla ricostruzione dei fatti di quella drammatica notte, Willy venne pestato per 53 secondi.
Meno di un minuto, come riferì l’autopsia del medico legale, bastò a ucciderlo causandogli un’emorragia interna, provocato a sua volta dai numerosi calci e pugni inferti al ragazzo.
Come anticipato, il 4 luglio scorso la Corte d’Appello del Tribunale di Frosinone ha emesso la sentenza di condanna per i 4 imputati. I fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all’ergastolo, Francesco Belleggia è stato condannato a 23 anni di carcere e Mario Pincarelli a 21.
I due fratelli, esperti di arti marziali, sono stati ritenuti responsabili di omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi.
Questo pomeriggio sono state diffuse le motivazioni della sentenza pronunciata la scorsa estate. Stando a quanto riferisce Leggo:
“Willy Duarte veniva colpito da Gabriele Bianchi con un calcio frontale al petto portato con tecnica da arti marziali finendo contro un’auto in sosta. Quando Willy tentò di rialzarsi, Gabriele Bianchi gli inflisse un altro pugno, mentre il fratello Marco neutralizzava Cenciarelli che stava cercando di correre in aiuto del 21enne. Willy sarebbe stato colpito con calci e pugni mentre era inerme a terra”
Dopodiché, si legge ancora nella sentenza riferita da Leggo, i 4 imputati sarebbero fuggiti via in auto per dileguarsi dal luogo della tragedia.
Secondo i giudici, il calcio inferto al petto di Willy Monteiro Duarte “è inequivocabilmente indicativo del dolo omicidiario”.
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