Amedeo Mancini, l’ultrà accusato dell’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi il nigeriano ucciso a Fermo, ha ottenuto gli arresti domiciliari. Non si sa ancora quando la misura del gip Marcello Caporale sarà esecutiva. Mancini è stato arrestato e accusato di omicidio preterintenzionale.
L’ultrà della Fermana è accusato della morte del profugo nigeriano richiedente asilo avvenuta il 6 luglio scorso in seguito a una lite scoppiata tra i due in dopo che Mancini aveva insultato la moglie di Emmanuel definendola ‘scimmia africana’.
Non si sa ancora quando Mancini potrà uscire dal carcere di Marina del Tronto ad Ascoli Piceno. L’avvocato Francesco De Minicis che difende l’ultrà ha spiegato che il suo assistito potrà tornare a casa non appena per lui sarà disponibile un braccialetto elettronico. Mancini ha sempre sostenuto la tesi della legittima difesa e dichiarato di essere stato attaccato per primo. Dai risultati dell’autopsia è emerso che il nigeriano è morto a causa di una frattura al cranio.
La storia di Emmanuel Chidi Namdi e della sua compagna, entrambi ospiti della comunità di Capodarco guidata da Monsignor Vinicio Albanesi, aveva suscitato profonda emozione e la morte del richiedente asilo aveva scatenato indignazione.