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Ha provato ad impiccarsi in cella, la compagna di Raimondo Caputo il presunto assassino di Fortuna Loffredo la bambina gettata dal sesto piano del Parco Verde di Caivano. La donna, madre del piccolo Antonio Giglio, morto in circostanze analoghe a quelle di Fortuna, è stata arrestata per aver coperto gli abusi di Caputo sulle sue figlie.
Marianna Fabozzi ha tentato il suicidio nel carcere di Pozzuoli ed è stata tratta in salvo dagli agenti in servizio, ricoverata al centro sanitario, sarà messa in isolamento. La compagna di Caputo ha preso parte all’incidente probatorio nel Tribunale di Aversa (Caserta), in cui le sue tre figlie hanno confermato le testimonianze già rese contro il presunto assassino di Fortuna Loffredo. Il legale della bambina morta probabilmente per essersi ribellata all’ennesimo tentativo di abuso, ha spiegato che: “Dietro questo tentativo di suicidio ci possono essere tre cause: o è un gesto di autolesionismo, a seguito delle denunce delle figlie; o ha capito che stiamo arrivando alla verità e ha paura che il compagno ceda. C’è poi la terza causa – conclude – vuole confondere ancora più le acque e giocarsi la carta dell’incapacità di intendere e di volere. In tutti i casi abbiamo il dovere di andare avanti e di non fermarci a Caputo e alla sua compagna”.