Riccardo ha confessato l’omicidio del padre, Francesco De Felice, avvenuto la scorsa notte nel quartiere Vittorio Veneto a Treviso.
Il ragazzo di 24 anni con problemi psichici era finito fin da subito nel mirino degli inquirenti. Dopo alcune ore di interrogatorio, ha confessato e riferito le motivazioni del gesto.
Francesco era un ex militare in congedo e questa notte ha trovato la morte per mano del figlio Riccardo, che brutalmente lo ha ucciso con un coltello da cucina colpendolo in diverse parti del corpo.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dalle Compagnie dei Carabinieri che stanno indagando, ovvero quella di Treviso e quella di Vittorio Veneto, l’uomo sarebbe morto sul colpo, aggredito mentre era sul divano, al termine di una lite.
A chiamare i soccorsi è stata la moglie dell’uomo, che ha rinvenuto il cadavere nel salotto della villetta in via Rosolen. Il corpo presentava diverse ferite da arma da taglio e i soccorritori non hanno potuto fare nulla per l’ex militare.
Sul pianerottolo dell’abitazione, sequestrata per effettuare i rilievi di rito, si trovava il 24enne Riccardo, figlio della coppia.
Era in forte stato confusionale e la madre ha riferito che soffre di importanti problemi psichici per cui è in cura.
La dinamica dei fatti ha confermato i sospetti dei Carabinieri, sembra infatti che sia stato proprio il ragazzo a uccidere il padre al culmine dell’ennesima lite e a conferma di questo è giunta la sua confessione in queste ore.
Le forze dell’ordine ipotizzano che il ragazzo soffra davvero di problemi mentali ma oltre la testimonianza della madre Adriana non ci sono altri dettagli che lo confermino, infatti Riccardo non risulta in carico a nessuna struttura sanitaria.
Il medico legale ha stabilito che l’ex colonnello dell’Esercito è stato raggiunto da diversi colpi ma quelli peggiori sono arrivati al collo e uno di questi gli ha reciso l’arteria uccidendolo in maniera orribile.
Riccardo lo ha anche colpito in testa con una sbarra di metallo che solitamente si utilizza per la ginnastica. Non solo il medico ha stabilito questo ma lo ha anche confessato il 24enne.
Secondo le indagini svolte dagli inquirenti, sembra che la famiglia avesse chiesto un trattamento sanitario per il ragazzo ma ancora non risulta in cura presso nessuno specialista.
Determinante il racconto della madre per incastrare il figlio, il quale avrebbe confessato parzialmente e in modo confuso ciò che è successo e ora sta agli agenti cercare di chiarire il più possibile la dinamica.
“mi sentivo perseguitato da mio padre, mi vessava”
queste le parole di Riccardo, secondo il quale il suo raptus sarebbe stato scatenato da un episodio di alcuni giorni fa.
Il 24enne si era allontanato da casa ed era poi stato ritrovato da Francesco ma non era voluto salire con lui in macchina e da lì era nata un’accesa discussione.
Erano settimane che Riccardo, laureato in filosofia, dava segnali di squilibrio mentale per il quale si era anche rivolto a uno psicologo.
Un disagio che si faceva sempre più importante ma ovviamente nessuno in famiglia pensava che il disturbo potesse essere così grave.
Ora gli inquirenti cercheranno di capire le sue reali condizioni, per questo motivo è stata disposta una perizia psichiatrica per approfondire e nel frattempo il ragazzo è in stato di fermo con l’accusa di omicidio.
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