Omicidio a Iseo, vicino Brescia, dove un immigrato marocchino ha ucciso una volontaria di 25 anni. È successo martedì mattina presso la Cascina Clarabella, una cooperativa agricolo-sociale che ospita persone con problemi psichici con l’obiettivo di reinserirli nel mondo del lavoro.
La vittima si chiamava Nadia Pulvirenti e da due anni lavorava alla Cascina. Faceva la terapista della riabilitazione psichiatrica come volontaria.
Ad accoltellarla a morte Abderrhaim El Moukhtari, 54enne di origini marocchine. L’uomo, regolarmente residente in Italia, soffre di disturbi psichici e da cinque anni viveva in un bilocale all’interno della cooperativa. Restano ancora da chiarire i motivi dell’omicidio, anche se dalle informazioni raccolte dagli inquirenti pare che tutto sia scaturito da una lite per futili motivi. L’uomo, in preda a un attacco d’ira, avrebbe afferrato un coltello in cucina per poi colpire la ragazza, lasciandola a terra senza vita. Subito dopo sarebbe uscito in strada in stato di choc e poco dopo sarebbe stato bloccato da una pattuglia della polizia locale, a cui avrebbe raccontato tutto anche se in modo poco comprensibile. Poco dopo l’arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato.
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