Omicidio Laura Ziliani, l’accusa chiede l’ergastolo per le due figlie e Mirto

L’ex vigilessa di Temù venne prima stordita con benzodiazepine, poi soffocata e infine seppellita vicino al fiume Oglio l’8 maggio del 2021. 

Laura Ziliani
Laura Ziliani – Nanopress.it

Le due figlie – Paola e Silvia Zani – insieme a Mirto Milani, fidanzato di Silvia, sono accusate di concorso in omicidio. La Corte d’Assise di Brescia ha chiesto l’ergastolo per i tre imputati, giudicati capaci di intendere e di volere da una perizia recentemente effettuata. Le due sorelle e Mirto volevano impossessarsi dei beni della vittima, che aveva alcuni immobili in affitto. Ad aggravare la loro posizione, secondo il pm, anche il non aver tenuto conto che la vittima avesse un’altra figlia, che ha problemi di salute e aveva ancora bisogno della madre.

Chiesto l’ergastolo per il trio criminale che ha ucciso Laura Ziliani

Ergastolo: è questa la richiesta dell’accusa per Paola Zani, la sorella Silvia e il fidanzato di quest’ultima, Mirto Milani. I tre sono imputati nel processo per l’omicidio di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù uccisa l’8 maggio di due anni fa. Secondo l’accusa, i tre, giudicati capaci di intendere e di volere, avrebbero programmato il delitto già diverso tempo prima. Non solo, ai tre imputati vengono contestate anche le aggravanti di premeditazione e mancata considerazione del fatto che la vittima avesse anche un’altra figlia con problemi di salute, che viveva proprio con la madre e che aveva bisogno di lei.

Laura Ziliani venne uccisa l’8 maggio del 2021: prima venne stordita con una dose di benzodiazepine, poi soffocata e infine il cadavere venne nascosto nel fiume Oglio. L’acqua restituì il corpo di Laura Ziliani esattamente tre mesi dopo la sua scomparsa, quando alcuni passanti notarono i resti della vigilessa lungo le sponde del fiume.

il ritrovamento del corpo
Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Laura Ziliani – Nanopress.it

Le figlie, che inizialmente fecero denuncia di scomparsa, dicendosi estranee ai fatti, hanno confessato il delitto otto mesi dopo il ritrovamento del corpo e con loro anche il fidanzato di Silvia, Mirto Milani. I tre, noti ormai come il trio criminale, avevano pianificato il delitto dell’ex vigilessa per impossessarsi delle rendite di Laura Ziliani, che aveva alcuni immobili in affitto.

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