Venti anni dopo l’omicidio di Marta Russo, la sorella Tiziana ha scritto un libro mentre la madre ha rivelato che il giorno della sua morte ebbe una premonizione. Marta Russo fu uccisa il 9 maggio del 1997: mentre camminava per i vialetti esterni della Sapienza di Roma, un proiettile sparato da un’aula dell’università la trafisse. La studentessa, subito grave, morì pochi giorni dopo.
Cominciò così uno dei casi di cronaca nera più intricati della storia italiana. Dopo un lungo processo, diventato anche caso mediatico, furono condannati un assistente universitario di filosofia del diritto, Giovanni Scattone, a 5 anni e 4 mesi, e un suo collega, Salvatore Ferraro, a 4 anni e 2 mesi.
Scattone fu condannato per omicidio colposo, Ferraro per favoreggiamento. I due si sono sempre professati innocenti. Quello dell’omicidio di Marta Russo rimane uno dei casi più misteriosi, dove la verità non sembra mai davvero uscita a galla, o almeno del tutto.
Omicidio Marta Russo: il libro della sorella Tiziana
Venti anni dopo l’omicidio, la sorella di Marta, Tiziana Russo, ha scritto un libro. Domani uscirà il preludio, mentre l’intero libro uscirà nei prossimi mesi. «Con questo primo scritto e il successivo Tiziana Russo – scrive l’Associazione Marta Russo – rompe il proprio silenzio per opporsi a chi, in tutti questi anni, ha portato avanti la tesi degli innocentisti che in modo spregiudicato continuano a difendere due pregiudicati condannati in ben cinque gradi di giudizio». Il libro di Tiziana Russo vuole mostrare un punto di vista inedito su Marta, «restituendole così tutta l’umanità che nel corso degli anni le è stata tolta dal suo ruolo di icona e falso mistero criminale».
«Nel piccolo volume destinato a diventare un corposo libro – conclude l’Associazione – Tiziana parla direttamente a sua sorella raccontandole la sua uccisione, ricercando la sua vicinanza attraverso i loro ricordi di infanzia e adolescenza, chiudendo con tutto ciò che è stato realizzato in questi venti anni dall’Associazione che porta il suo nome».
Omicidio Marta Russo: la premonizione della mamma
Nel ventennale dell’omicidio di Marta Russo, la madre Aureliana ha rivelato che il giorno del delitto ebbe una premonizione proprio negli istanti che hanno preceduto la telefonata che sconvolse la sua vita. Queste le sue parole al Messaggero: «È stata una cosa strana. Ero appena rientrata dopo aver fatto la spesa. Dopo due giorni avremmo dovuto festeggiare il compleanno di Tiziana. Avevo buste piene di roba, anche di surgelati. ma come ho messo piede in casa, ho come avuto dei presentimenti, delle sensazioni, non so spiegare. Ho mollato le buste per terra e ho reagito in modo incomprensibile: ho preso la gatta e l’ho portata in balcone per spazzolarla. Una cosa che non aveva troppo senso in quel momento. Come sono rientrata, è squillato il telefono». Con la notizia che la figlia Marta Russo era stata uccisa.