Il 30 ottobre il corpo di un cacciatore è stato ritrovato in un frutteto di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, ucciso a colpi di arma da fuoco.
La vittima è Felice Orlando, uscito di casa alle 16 del 29 ottobre per non farvi più ritorno. Ora i Carabinieri indagano sul cellulare della vittima.
Era il 29 ottobre quando alle 16, come spesso faceva, il cacciatore 49enne Felice Orlando si è recato nelle campagne di Ravenna per la solita battuta di caccia. Accompagnato dai fedeli cani e con diversi fucili regolarmente detenuti, l’operaio con la passione per la caccia non è più rientrato a casa e i familiari hanno cominciato a preoccuparsi in tarda serata.
Così prima di avvisare i Carabinieri hanno effettuato una breve ricerca nelle campagne vicino all’abitazione di Castel Bolognese e proprio in un frutteto vicino hanno rinvenuto il cadavere dell’uomo.
Terribile la scena che gli agenti si sono ritrovati davanti quando sono giunti sul luogo di quello che sembra essere un omicidio, effettuato in una zona di caccia molto frequentata.
La vittima, la cui identità è stata resa nota solo poco fa, si trovava riverso a terra in una pozza di sangue, crivellato da colpi di arma da fuoco e ancora vegliato dai propri amici e compagni di avventura a quattro zampe.
Secondo i primi dettagli mersi dalle indagini, portate avanti dai Carabinieri di Ravenna, l’uomo aveva con sé il cellulare e proprio questo è al vaglio degli investigatori per far luce su quanto accaduto. Diverse le ipotesi formulate ma quella più accreditata è proprio l’omicidio.
La salma di Felice è stata trasportata presso il medico legale che ha eseguito l’autopsia e ha ritrovato diverse ferite causate da colpi di fucile a pallini, specialmente alla nuca e alla schiena.
Il killer l’ha quindi ucciso colpendolo alle spalle e lasciandolo privo di vita in mezzo alle campagne per poi darsi alla fuga.
Elemento fondamentale delle indagini condotte dal Nucleo investigativo di Ravenna è lo smartphone di Felice, che aveva con sé quel giorno durante la battuta di caccia.
In un primo momento gli agenti hanno cercato eventuali testimoni che possano aver visto o sentito qualcosa di utile per le indagini ma ciò non ha prodotto risultati rilevanti infatti nessuno sembra aver sentito gli spari.
Così, dopo aver escluso la pista dell’incidente ci si è concentrati sull’omicidio ma restano molti punti da chiarire.
Soprattutto bisogna capire chi sia il killer e il movente che lo ha spinto a tale gesto. Per far questo è stato sequestrato il cellulare della vittima, i cui contenuti sono al vaglio degli investigatori.
Al contempo si stanno attendendo i risultati degli esami balistici per capire l’ora esatta del decesso e soprattutto identificare con precisione l’arma.
Secondo quanto emerso, le armi della vittima sono scomparse e nonostante l’impiego di droni e cani molecolari, non sono stati ancora rinvenuti. Che uno di quelli sia stato utilizzato per uccidere Felice Orlando?
Ancora molte le domande senza risposta ma gli investigatori stanno portando avanti un’accurata indagine, ascoltando chiunque conoscesse l’uomo.
Felice era separato e lavorava in una ditta di Faenza specializzata nella raccolta di ferro e altri rifiuti.
Fra le persone ascoltate anche vari colleghi che non hanno riferito nulla di strano, anche un residente ha confermato che si trattava di un caro amico amante della caccia, un buon vicino molto cordiale e che non dava mai problemi a nessuno.
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