La donna aveva riferito di due marocchini che si erano introdotti nell’abitazione della vittima e lo avevano ucciso per un debito di droga.
Dai successivi accertamenti sarebbe invece emersa la colpevolezza della donna e del suo amante, un 36enne italiano. Il giorno dell’omicidio – il 25 aprile scorso – l’uomo sarebbe stato l’unico a entrare nell’appartamento della vittima. Tra i due sarebbe scoppiata una lite, forse per motivi passionali, al culmine della quale Landriani sarebbe stato ucciso a coltellate.
La donna e il suo amante sono stati fermati in una tenda ai giardinetti di via Virginio Ferrati.
Nessuno straniero, nessun debito di droga. Dietro la morte di Piero Luigi Landriani, il 70enne ucciso nella notte tra il 25 e il 26 aprile scorsi, ci sarebbero la mano della sua convivente e dell’amante della donna. Questa mattina, infatti, i due sono stati fermati dai carabinieri di Corvetto, provincia di Milano. Stando a quanto ricostruito dai militari, quella sera a entrare nella casa della vittima – un appartamento di edilizia popolare in via dei Panigarola 8, nel quartiere Corvetto, nella periferia sud-orientale della città – sarebbe stato un 36enne italiano, amante della convivente di Landriani.
Tra i due sarebbe scoppiata una lite, per motivi ancora da chiarire, al culmine della quale Landriani sarebbe stato ucciso a coltellate. Ascoltata nell’immediatezza dei fatti, la convivente-badante dell’uomo aveva riferito ai carabinieri di due marocchini che si erano introdotti in casa e avevano ucciso l’anziano per un debito di 70 euro. Analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza però, non sarebbe emersa nessuna violazione di domicilio quella notte. L’unica persona immortalata nei video sarebbe il 36enne fermato questa mattina insieme alla compagna, una donna di 49 anni di origini brasiliane. I due – come riferisce Tgcom24 – sono stati fermati in una tenda ai giardinetti di via Virginio Ferrati.
Landriani era stato colpito con diverse coltellate. A lanciare l’allarme era stata proprio la convivente della vittima, che aveva riferito dell’irruzione in casa di due marocchini. Una versione dei fatti che però non ha mai convinto gli inquirenti. Sono quindi partite le indagini, che hanno accertato il coinvolgimento della donna e del suo compagno.
La sera dell’omicidio, tra la vittima e il 36enne sarebbe scoppiata una lite, presumibilmente per motivi passionali, al culmine della quale il 70enne sarebbe stato colpito con diverse coltellate.
Al momento non è chiaro chi dei due indagati abbia colpito a morte la vittima, saranno le indagini dei carabinieri ad accertarlo. Quel che è certo è che nelle prossime ore in due indagati saranno ascoltati dal gip e dovranno fornire la loro versione dei fatti su quella drammatica notte.
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