Michele Misseri, zio della piccola Sarah Scazzi, ha ottenuto uno sconto di pena di 41 giorni in virtù del decreto svuota-carceri.
Per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e poi occultata in un pozzo il 26 agosto del 2010, la moglie e la figlia di Michele Misseri – Cosima Serrano e Sabrina Misseri – stanno scontando la pena dell’ergastolo. Il legale di Michele aveva presentato ricorso per richiedere la riduzione della pena per il suo assistito e la domanda è stata accolta dal magistrato di sorveglianza di Lecce il 22 febbraio scorso. Lo sconto di pena è stato concesso perché il detenuto vive in una cella senza doccia né acqua calda. Michele Misseri finirà di scontare la sua pena nella primavera del 2024.
A 12 anni (il prossimo 26 agosto saranno trascorsi 13 anni) dal delitto di Sara Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo, lo zio Michele Misseri ottiene uno sconto di pena. Il 68enne infatti potrà uscire dal carcere 41 giorni prima del termine. Michele Misseri era stato tra i primi a finire nel mirino delle indagini dopo la scomparsa di Sarah Scazzi, quando provò ad addossarsi la colpa dell’omicidio della 15enne, strangolata e poi abbandonata in un pozzo nelle campagne di Avetrana, poco distante da casa della vittima, oltre un mese dopo la sua scomparsa.
Michele Misseri è stato condannato a 8 anni di reclusione soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. Quest’ultima accusa si riferisce al furto del cellulare di Sarah, che lo zio le avrebbe sottratto dopo l’omicidio, fingendo poi di trovarlo qualche giorno dopo quel 26 agosto. Secondo i giudici della Corte di Cassazione a uccidere la piccola di Avetrana furono Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente moglie e figlia di Michele Misseri. Nel febbraio del 2017 le due donne sono state condannate alla pena dell’ergastolo con l’accusa di concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
Secondo i giudici, il movente del delitto sarebbe da ricercare nella gelosia di Sabrina per la cugina Sarah.
Grazie al decreto svuota carceri, Michele Misseri potrà uscire dal penitenziario di Lecce, dove è attualmente detenuto, 41 giorni prima della scadenza della pena. Il legale di Michele aveva presentato ricorso per la riduzione della pena per il suo assistito e la richiesta è stata accolta dal magistrato di sorveglianza di Lecce il 22 febbraio scorso. Lo sconto di pena è stato concesso perché il detenuto vive in una cella senza doccia né acqua calda. Michele Misseri finirà di scontare la sua pena nella primavera del 2024.
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