La Corte d’Assise motiva la sentenza emessa lo scorso 15 luglio in relazione all’omicidio di Serena Mollicone. A quanto pare, l’accusa non è riuscita a presentare abbastanza indizi per condannare gli imputati.
Il 15 luglio 2022, la Corte d’Assise di Cassino ha assolto Franco Mottola, ex maresciallo della caserma dei carabinieri di Arce, la moglie e il figlio e i due carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano.
I 5 erano imputati per l’omicidio di Serena Mollicone. Ora, a distanza di mesi, i giudici della Corte d’Assise motivano la sentenza.
La motivazione della sentenza dell’omicidio Mollicone fornita dalla Corte d’Assise
Dopo la sentenza emanata dalla Corte d’Assise di Cassino lo scorso 15 luglio, ora arrivano le spiegazioni da parte dei giudici.
A quanto pare, infatti, la Corte ha assolto Francesco Mottola, la sua famiglia e i due carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano, per mancanza di indizi “gravi, precisi e concordanti”. Dunque i giudici hanno ritenuto che tali indizi non sono stati sufficienti a provare “contro ogni ragionevole dubbio”, la colpevolezza degli imputati.
“Non solo alcuni tasselli sostenuti dall’accusa si sono rilevati inconsistenti, ma sono emersi degli elementi a discarico dei singoli imputati”.
Afferma la Corte. Specificando inoltre quali sono questi elementi, tra cui le impronte rinvenute sui nastri adesivi che legavano mani e piedi della ragazza, che non corrispondono a nessuno degli imputati.
In particolare su un’impronta, i tecnici della scientifica hanno rinvenuto un profilo genetico misto con contribuente maschile, che non corrisponde a quello degli accusati.
Inoltre sui pantaloni della vittima i tecnici hanno riscontrato la presenza di Lantanio e Cerio, elementi utilizzati come polish. Secondo i giudici, il polish è un prodotto utilizzato per lucidare specchi e vetri, all’interno delle carrozzerie.
A tal proposito la corte ha affermato che si tratta di “contesti rispetto ai quali non è stato provato alcun collegamento con gli imputati”.
Cosa è successo a Serena Mollicone
Serena Mollicone, 18enne di Arce, è morta il 3 giugno 2001. Dopo più di 20 anni, la Corte d’Assise di Cassino ha emanato una sentenza per l’omicidio della giovane, la quale ha visto scagionati tutti i principali indiziati.
All’interno della sentenza i giudici hanno specificato le modalità attraverso la quale la povera ragazza è stata uccisa.
In primo luogo i giudici hanno accertato che l’omicidio è stato condotto da più di una persona. Gli assassini hanno prima colpito alla testa la giovane, procurandole un trauma cranico e la perdita di coscienza. Le hanno poi legato mani e piedi con del nastro adesivo, per poi soffocarla attraverso un sacchetto di plastica. Infine i criminali hanno fasciato interamente il volto di Mollicone con il nastro adesivo.