Dopo 22 mesi di attesa, questa mattina la Corte d’Assise di Frosinone ha pronunciato la sentenza di condanna per i 4 imputati nel processo per la morte di Willy Monteiro Duarte.
I fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia – l’unico a cui erano stati concessi i domiciliari – sono stati ritenuti responsabili, a vario titolo, dell’omicidio del 21enne di Paliano.
Cinquantatré secondi, tanto è durato il massacro di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di Paliano ucciso la notte del 6 settembre 2020, a Colleferro, un comune di 20mila abitanti alla periferia di Roma.
Quella sera Willy, di origini capoverdiane, era stato in un locale con alcuni amici. Mentre rientrava a casa, aveva notato che uno di loro era finito – suo malgrado – in una rissa.
Così aveva cercato di difenderlo, ma quel gesto di altruismo gli è costato la vita.
Willy Monteiro Duarte è stato massacrato di botte, così violente, che il suo medico legale ha fatto fatica a distinguere i suoi organi interni.
Per la sua morte, sono finite a processo 4 persone: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, tutti poco più che ventenni.
Il pestaggio sarebbe partito dai due fratelli di Artena, che avrebbero colpito Willy con colpi ben assestati dell’MMA, la tecnica mista di arti marziali di cui proprio i Bianchi sono campioni.
L’accusa rivolta ai 4 imputati è di omicidio volontario. Per i fratelli Bianchi era stata chiesta una condanna all’ergastolo, 24 anni per Belleggia e Pincarelli.
Questa mattina la Corte d’Appello del Tribunale di Frosinone ha pronunciato la sentenza per i 4 imputati nell’omicidio di Willy Monteiro Duarte.
I fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all’ergastolo, come aveva chiesto la Procura.
Francesco Belleggia è stato condannato a 23 anni di carcere e Mario Pincarelli a 21.
“E’ stato un processo mediatico. Va contro tutti i principi logici. Leggeremo
le motivazioni e poi faremo appello. Siamo senza parole”
ha detto Massimiliano Pica, difensore dei fratelli Bianchi dopo la sentenza di condanna all’ergastolo.
Alla lettura del verdetto della Corte d’Assise, i 4 imputati nel gabbiotto di sicurezza hanno gridato e imprecato dopo che gli agenti della penitenziaria li hanno portati via.
Disposta anche una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori di Willy Duarte e di 150 mila euro per la sorella.
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