L’OMS ha pubblicato un report in merito alla situazione Covid dell’ultimo periodo. In particolare si evince dai dati che l’Europa la seconda zona del mondo più colpita dal virus dall’inizio della pandemia: un milione di morti per 45 milioni di persone colpite.
Ciò che preoccupa maggiormente è il picco di contagi dell’ultimo periodo, il più preoccupante degli utlimi mesi: settimana scorsa ci sono stati 1.6 milioni di nuovi contagi per 24 mila decessi. 5 settimane fa i nuovi casi che venivano registrati erano sotto la soglia del milione: il fatto che siano cresciuti nuovamente, nonostante l’esperienza dell’ultimo anno, si deve imputare all’aumento degli spostamenti soprattutto in concomitanza delle festività religiose. L’OMS ha dunque invitato a mettere in pratica norme restrittive e soprattutto a rispettarle.
A destare maggior preoccupazione e soprattutto la variante inglese, che ha toccato 50 paesi europei che sappiamo essere maggiormente contagiosa, quindi principale indiziata per l’ennesimo aumento dei contagi.
OMS: vaccini troppo lenti in Europa
L’OMS ha definito inaccettabile la lentezza della campagna vaccinale in Europa. Essendo il vaccino l’unico strumento per poter combattere il Covid, il fatto che il continente europeo sta rallentando la somministrazione ha come conseguenza il prolungamento della pandemia.
Ne va aumentata la produzione e velocizzata la somministrazioni: ad oggi, solo il 10% degli europei ha ricevuto la prima dose e solo il 4% è completamente vaccinato.
Questo allontana sempre di più il raggiungimento dell’immunità di gregge, quando ovvero l’80-90% della popolazione sarà vaccinata e si potrà pensare di tornare alla normalità. Fino ad allora, l’invito dell’OMS ai paesi europei è quello di mantenere norme e chiusure il più a lungo possibile, e di farle ovviamente rispettare.
La Francia e l’Italia fanno parte dei 23 paesi che stanno mettendo in pratica nuove restrizioni per contenere la pandemia in attesa di perfezionare la campagna vaccinale.