E’ stato presentato oggi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il rapporto sulla salute mentale della popolazione del mondo, il “World Mental Health. Transforming mental health for all”.
Nel “World Mental Health. Transforming mental health for all” è stato riscontrato che almeno 1 persona su 8 soffre di un disturbo di mentale, più o meno grave.
Le chiusure per via della pandemia da Covid-19 hanno peggiorato di moltissimo la situazione.
L’impatto di ansia e depressione è aumentato rispettivamente del 26% e del 28% rispetto agli anni pre-pandemia.
Nonostante i dati allarmanti l’impegno dei Governi a sostegno di cure per la salute mentale rimane tutt’ora limitato e anche nella popolazione continua ad essere ampiamente diffuso lo stigma verso i problemi mentali.
Il “World Mental Health. Transforming mental health for all” vuole essere un avvertimento, se non si cambiano le cose ora sarà sempre peggio.
In Italia circa 720mila cittadini sono andati in cura da uno psicologo nel 2020.
Per quanto riguarda il resto del mondo invece stando agli studi dell’OMS, nel 2019 circa 970 milioni di persone nel mondo soffrivano di qualche disturbo mentale, circa la metà, Il 52.4% di loro erano donne.
Per andare più nel particolare il 28.9% delle persone combattono contro depressione, mentre il 31% soffre d’ansia.
L’8.8% riscontra un deficit di attenzione e di iperattività, l’11% invece ha problemi di sviluppo, mentre il 15% dei casi riguardano disturbi più gravi come schizofrenia, bipolarismo, problemi alimentari e comportamentali.
Per quanto riguarda la salute mentale dei più giovani invece, solo l’8% dei bambini con un’età compresa tra i 5 e i 9 anni e il 14% degli adolescenti con un’età compresa tra i 10 e i 19 anni soffrono di un disturbo mentale.
Nel 2019 il 13% degli anziani con un’età superiore ai 70 anni conviveva con depressione e ansia.
I malati di demenza senile invece sono circa il 6.9%, con un’età che va dai 65 anni in su.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, Il direttore generale dell’OMS, invita i Governi del mondo ad investire sulla salute mentale dei loro cittadini, perché investire sulla salute mentale significa investire sulla vita e su un futuro migliore.
Quando la nostra salute mentale è buona allora lo è anche la nostra salute fisica e la maggior parte delle volte questo ottimo rapporto che si viene a creare dalle due cose diviene un’importante punto di partenza per attuare un cambiamento, sia nella propria vita che nella vita degli altri.
Aiutare il cittadino a stare bene mentalmente produce benefici a lungo termine sia per la persona, sia per la comunità.
Investire nella salute del cittadino equivale ad investire nel Paese.
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