Da tempo ormai sentiamo parlare di vaiolo delle scimmie, tuttavia la situazione non è preoccupante secondo l’Oms e non si può definite un’emergenza sanitaria.
Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha avvisato che comunque si tratta di una patologia in continua evoluzione.
Il vaiolo delle scimmie non è un’emergenza sanitaria
Al contrario del Covid, il vaiolo delle scimmie non può essere considerato una vera e propria emergenza sanitaria, ma come il virus si sta evolvendo in diverse varianti, anche il vaiolo portato dagli animali infetti muta ogni giorno.
Il direttore generale dell’Oms consiglia cautela e monitoraggio dei sintomi, in modo da limitare i casi il più possibile. Si tratta infatti di una minaccia in evoluzione che richiede una risposta collettiva, anche perché i casi aumentano e si diffondono in tutti i Paesi, particolarmente in Europa, dove la patologia trova condizioni più favorevoli per diffondersi.
Niente panico, ma ci sono serie preoccupazioni degli esperti in merito alla portata e alla velocità con cui la patologia si diffonde.
L’Oms ha stilato un rapporto tramite il suo comitato di emergenza, in cui si legge come il vaiolo delle scimmie sia in continua evoluzione e sebbene non sia un’emergenza sanitaria grave, c’è bisogno dell’aiuto di tutti per arginare i casi, aumentati esponenzialmente a partire da maggio.
Gli esperti stanno controllando con attenzione i cambiamenti per determinare se la situazione è ancora sotto controllo o meno. In effetti, l’Oms sottolinea come molti aspetti di questa epidemia siano insoliti in alcuni Paesi, rispetto ai comuni sintomi che si manifestano generalmente.
Questo potrebbe far pensare a una variante, poiché il vaiolo delle scimmie si sta presentando anche in Paesi dove prima non erano stati documentati casi, inoltre le persone colpite sono soprattutto uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, tutti di giovane età e, come si è osservato, non immunizzati precedentemente contro il vaiolo.
Sintomi e localizzazione
Il vaiolo delle scimmie viene trasmesso attraverso animali selvatici infetti, sebbene il nome indichi un particolare animale, il primo caso accertato è stato trasmesso tramite un roditore.
Generalmente i sintomi sono: febbre, dolori articolari, spossatezza, eruzioni cutanee dopò alcuni giorni, linfonodi ingrossati, brividi e mal di testa.
Le zone più colpite appartengono al vecchio Continente, soprattutto l’Europa Occidentale.
“tutti credono che si trasmetta sessualmente ma credo che quest aidea sia molto forzata”
Così il virologo Stuart Neil commenta la preoccupazione generale in merito a questa patologia. Sottolinea inoltre che coloro che contraggono la malattia non siano da stigmatizzare e la stessa idea è sostenuta dal direttore dell’Oms Europa Hans Kluge, che afferma
“i casi in europa, il continente più colpito, sono di lieve gravità. il vaiolo delle scimmie è una patologia che guarisce in poche settimane e non necessita di particolari trattamenti. tuttavia può presentarsi in maniera più allarmante nei soggetti fragili come bambini, donne in gravidanza e persone immunodepresse”.