[didascalia fornitore=”ansa”]L’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley[/didascalia]
Con una decisione clamorosa gli Stati Uniti hanno abbandonato il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. L’annuncio è stato fatto dall’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Nikki Haley. Il motivo è polemico: il Consiglio per i diritti umani “non ha più nulla a che vedere con il suo nome”.
“Facciamo questo passo perché il nostro impegno non ci permette di essere parte di una ipocrita ed egocentrica organizzazione che deride i diritti umani”, ha proseguito Nikki Haley. Nei giorni precedenti l’ambasciatrice aveva avvertito che gli USA avrebbero lasciato se non fossero stati rimossi “i pregiudizi cronici contro Israele”.
Il segretario di Stato Mike Pompeo ha rincarato la dose definendo il Consiglio “un esercizio di ipocrisia senza vergogna”.
Haley ha inoltre attaccato lo Human Right Council sostenendo che non abbia fatto nulla contro le violenze dell’Iran nei confronti dei cittadini americani.
Il voto su Israele
Il mese scorso i paesi membri del Consiglio hanno votato in merito all’inizio di un’indagine sull’uccisione di cittadini palestinesi da parte di Israele a Gaza, accusando lo stato di uso eccessivo della forza. Solo gli Stati Uniti e l’Australia hanno votato contro. La Gran Bretagna si associa agli USA nel denunciare pregiudizi contro Israele da parte dello Human Rights Council.
Le reazioni
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha espresso rammarico e ha diffuso una nota in cui ribadisce che “l’architettura dei diritti umani dell’Onu ha un ruolo importantissimo nella promozione e direzione dei diritti umani nel mondo”.
Prevedibile la soddisfazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: “La decisione Usa di lasciare quell’organismo pieno di pregiudizi è una dichiarazione inequivoca che il vaso è colmo. Israele accoglie con soddisfazione l’annuncio americano”.