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Giovedì 9 aprile 2015 esce nei cinema italiani Ooops! Ho Perso l’Arca, un divertente film d’animazione che racconta un’originalissima versione del Diluvio Universale. Il cartoon, diretto da Toby Genkel e Sean McCormack, è una produzione europea realizzata da Germania, Lussemburgo, Belgio e Irlanda. Ooops! Ho Perso l’Arca, che è stato da poco proiettato al Luxembourg City Film Festival, sarà distribuito in oltre venti paesi, compresi grossi mercati come Stati Uniti e Australia (oltre ovviamente Italia) e mercati emergenti tra cui Iran e Indonesia.
La trama comincia dalla fine del mondo e dal terribile diluvio che sta per arrivare. Dave e suo figlio Finny, una coppia di goffi animaletti, si apprestano a salire su un’arca costruita per salvare tutti gli animali della Terra e dopo alcune peripezie riescono effettivamente a salirci, ma soltanto grazie all’aiuto di Hazel e sua figlia Leah. Entrambe le famiglie pensano di essere salve, ma solo fino a quando i loro figli non cadono fuori dall’arca e successivamente in mare. La situazione per i piccoli Finny e Leah non è per nulla piacevole, perché devono lottare per sopravvivere contro predatori affamati e raggiungere la cima di una montagna, mentre Dave e Hazel sono costretti a superare le loro diversità caratteriali e impegnarsi a far tornare indietro l’arca per recuperare i due naufraghi. Ce la faranno?
Ooops! Ho Perso l’Arca è una simpatica avventura comica pensata per i bambini, che oltre a divertire punta anche sui valori familiari e sull’accettazione del diverso. I protagonisti sono due ‘nasocchioni‘ (coloratissime creature a metà tra scoiattoli, camaleonti e tapiri), l’ottimista Dave e suo figlio Finny, che per salire sull’arca di Noè devono fingersi ‘musoni’ (un po’ volpi e un po’ procioni), specie predatrice a cui appartengono la diffidente Hazel e la figlia Leah. Ne accadranno delle belle…
I registi Toby Genkel e Sean McCormack hanno spiegato che il sogno di ogni regista è quello di lavorare con una storia che si sviluppi autonomamente, creando mondi e personaggi che nessuno aveva mai visto prima e lanciarli nell’avventura: ‘Durante la fase di sceneggiatura eravamo sicuri solo di una cosa, ossia che la Terra sarebbe stata sommersa dalle acque, così i nostri personaggi si sono trovati in una situazione quasi impossibile da sostenere. Tra l’altro quando si parla di cuccioli diventa ancora tutto più difficile. E così ci è venuta questa grande idea: sdrammatizzare la fine del mondo‘. E ci sono riusciti alla grande.