Open Arms, le parole di Matteo Salvini: “Rischio il carcere per aver difeso l’Italia”

Il leader della Lega Matteo Salvini si è pronunciato prima dell’udienza a Palermo, relativa al divieto dello sbarco di 147 migranti dalla nave Open Arms nel 2019. Ecco cosa ha detto.

Matteo Salvini
Matteo Salvini – Nanopress.it

È prevista per oggi a Palermo la nuova udienza relativa al processo Open Arms, a carico del vicepremier Matteo Salvini che dovrà presenziare accusato di sequestro di persone e rifiuto di atti d’ufficio.

Stamattina, tramite Facebook, Matteo Salvini ha deciso di parlare prima di andare nell’aula bunker “Falcone e Borsellino”. Ecco cosa ha detto il Ministro dei Trasporti.

Matteo Salvini sul processo Open Arms, le sue parole

Nel 2019, Matteo Salvini ha impedito lo sbarco di 147 migranti dalla nave Ong Open Arms, che attese in mare ben 19 giorni prima di poter sbarcare in un porto.

Matteo Salvini
Matteo Salvini – Nanopress.it

Ora, si torna in aula per il processo relativo alle accuse mosse al leader della Lega, tra cui sequestro di persona, che oggi dovrà presenziare a Palermo e rispondere in tribunale.

Prima di recarsi presso il luogo designato, Matteo Salvini ha deciso di dire la sua su Facebook, affermando di aver fatto di tutto per salvaguardare il Paese e i suoi confini:

Oggi sono per l’ennesima volta a Palermo, nell’aula bunker dell’Ucciardone famosa a causa dei maxiprocessi contro i mafiosi, per il processo Open Arms. Rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso l’Italia e i suoi confini, salvando vite e facendo rispettare la legge.

In aula, oggi è stato chiamato a testimoniare anche Giuseppe Conte, che all’epoca ricopriva la carica di Presidente del Consiglio, oltre a Luigi Di Maio, che nel 2019 era Ministro del Lavoro, e anche Luciana Lamorgese.

Le parole di Giuseppe Conte in aula

Nel periodo in cui la Open Arms venne bloccata dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, tra lui e Giuseppe Conte i rapporti non erano dei migliori.

Infatti, oggi l’ex Presidente del Consiglio ha testimoniato in aula, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Marzia Sabella.

In particolare, si è parlato di una lettera inviata da Conte a Matteo Salvini, in cui chiedeva esplicitamente di far sbarcare dalla Open Arms almeno i minori.

Una missiva che poi, poco dopo, fu resa pubblica dal segretario della Lega. Conte in aula ha detto:

Sollecitai il ministro Salvini a far sbarcare i minori a bordo della Open Arms perché secondo me era un tema da risolvere al di là di tutto. Cercai di esercitare una moral suasion sulla questione, perché mi pareva che la decisione di trattenere a bordo i soggetti fragili non avesse alcun fondamento giuridico

In quel periodo, era appena iniziata la crisi di governo, per cui tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini la situazione era “incandescente”, come rimarca il leader del Movimento 5 Stelle.

Il tema dei migranti, dice Conte, era anche all’epoca uno degli argomenti più gettonati per la propaganda politica e Salvini, secondo l’ex Presidente del Consiglio, in quel momento voleva evidenziare la debolezza del suo “rivale” sulla questione dell’immigrazione.

In aula, poi, è stato fatto riferimento a un video venuto fuori a inizio dicembre scorso, un filmato che mostra le operazioni di uno dei primi salvataggi fatti dalla Open Arms. Secondo l’avvocato di Matteo Salvini, Giulia Bongiorno, dal video emerge la presenza di scafisti durante il soccorso.

Conte ha risposto così:

Non ho mai sentito parlare di terroristi a bordo dell’Open Arms e non mi risulta che mi abbiano detto di accordi con gli scafisti. Nessuno mi mostrò video di alcun genere

L’ex premier ha, poi, anche detto di non aver mai sostenuto che senza la redistribuzione dei migranti non si potesse concedere il pos, ovvero un porto sicuro.

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