La reazione del leader della Lega Matteo Salvini all’indomani del voto favorevole del Senato alla richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il caso Open Arms non si fa attendere. Parlando al telefono del processo nella trasmissione tv ‘Aria pulita’, Salvini ha ribadito di essere tranquillo, solo un po’ arrabbiato. “Mi sono svegliato tranquillo, ma un po’ incazzato come chi ha subito un’ingiustizia senza senso”, ha spiegato.
Il segretario della Lega ha poi proseguito commentando la decisione del Senato di mandarlo a processo: “Per me sarà un bel venerdì perché la famiglia viene prima di tutto”, ma “sarà un venerdì brutto per il rispetto della legge, è un processo politico”. Il 3 ottobre “sarò in tribunale a Catania, la vivrò con curiosità non sono mai andato in tribunale come imputato e vivrò anche questa esperienza a cuor leggero”.
Poi Salvini ha evidenziato il dato più importante della vicenda, ossia il rischio di una condanna per sequestro di persona: “Non chiedevo una medaglia, ma ora rischio fino a 11 anni di carcere e mi sembra una follia. Bloccare una nave spagnola che pretende di arrivare in Italia e passare per sequestratore no, ci sono tanti giudici liberi non sono tutti come Palamara. Mi girano le palle ma sono tranquillo – ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno – non ho mai ucciso o sequestrato nessuno, ho fatto quello che avevo promesso di fare agli italiani”.
Salvini sicuro: ‘Non ho sequestrato nessuno sull’Open Arms’
“Ho fatto il ministro dell’Interno promettendo agli italiani che avrei fatto di tutto per combattere la mafia, la droga, l’immigrazione clandestina”, sottolinea ancora il segretario della Lega. “Troverò un giudice che mi dice in tutto il mondo chi difende i confini fa il suo dovere, solo in Italia chi lo fa passa per criminale, non ho preoccupazioni di nessun tipo”.
“Nell’aula del processo dirò signor giudice, ho difeso l’Italia e gli italiani, mi deve condannare per questo mi condanni, sono la persona più tranquilla del mondo”, conclude Salvini.
Così ha votato il senato per il processo a Salvini
Come per il caso Gregoretti, la maggioranza ha votato compatta per mandare a processo Matteo Salvini. M5S, Pd e Iv hanno votano per l’autorizzazione a procedere raggiungendo 148 voti. Unica eccezione, la pentastellata Tiziana Drago che si è astenuta. Tutti presenti i senatori dem (35 su 35), 4 assenti nel M5S e 7 senatori su 18 di Iv. Il partito di Matteo Renzi è stato decisivo – o quasi, date le assenze – per mandare a processo il leader della Lega.