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Cronaca

Operato al cuore: i genitori del piccolo Claudio chiedono chiarimenti

Un delicato intervento è quello che il piccolo Claudio, di soli 3 mesi e mezzo, aveva subito. Ma il suo corpicino non ce l’ha fatta. Ora i suoi genitori chiedono chiarimenti e giustizia.

Neonato – Nanopress.it

Per loro, il bambino è stato operato troppo tardi. Cerchiamo di capire esattamente cosa è successo all’ospedale “Monaldi” di Napoli, dove il piccolo ha subito l’intervento.

Claudio, il piccolo morto a soli 3 mesi

Il piccolo Claudio è morto senza aver raggiunto neanche l’anno di vita. Aveva solo 3 mesi e mezzo quando il suo cuoricino ha smesso di battere, dopo aver subito un delicato intervento chirurgico all’ospedale “Monaldi” di Napoli. Claudio è morto nella notte fra il 27 ed il 28 aprile scorsi.

Ora i suoi genitori chiedono di capire cosa sia effettivamente successo al loro bambino e chiedono giustizia. Ad accogliere la loro richiesta sono stati i magistrati della Procura di Napoli che hanno aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo.

Claudio è venuto alla luce il 10 gennaio di questo anno ma, a soli 3 mesi, a causa di un soffio al cuore con il quale era nato, ha dovuto subire un delicato intervento chirurgico, data anche la sua piccolissima età. Quando i medici hanno scoperto di cosa soffriva il piccolo, subito hanno capito che le cure dovevano essere immediate quanto tempestive.

Poco dopo la sua nascita, i genitori e il piccolo Claudio si sono recati all’ospedale “Monaldi” di Napoli, dove gli specialisti del reparto di cardiologia neonatale hanno confermato la prima negativa diagnosi e la necessità di intervenire chirurgicamente. Ma qualcosa non è andato come previsto. Se l’intervento per il bambino doveva essere tempestivo, perché non è stato fatto subito?

Interno di un ospedale – Nanopress.it

Operato al cuore troppo tardi

Infatti, ad inizio anno, quando Claudio è arrivato in ospedale, non funzionavano al Reparto di Cardiologia neonatale nè la sala operatoria nè la rianimazione, cosa che ancora oggi è. Una vera e propria processione settimanale, se così la si può definire, quella che i genitori del piccolo Claudio, insieme al loro bambino, sono stati costretti a fare, fino al mese di marzo, quando le condizioni del piccolo sono peggiorate e l’intervento non poteva, in alcun modo, essere più rimandato.

Claudio aveva, però, purtroppo contratto un’infezione e, per questo, un rinvio della sua operazione è stato reso ancora necessario, anche se è rimasto ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale. Il 27 aprile, finalmente, il piccolo viene operato. Per i medici, tutto era andato per il meglio, ma non per Claudio che invece, poche ore dopo esser stato portato nel reparto di rianimazione, dopo una crisi respiratoria, è deceduto.

Troppi ritardi che hanno portato, così, i genitori del piccolo a chiedere giustizia e a capire esattamente cosa sia successo, non solo in sala operatoria, ma anche del perché di questi continui rinvii. E la Procura di Napoli ha accolto la loro richiesta, come dicevamo, aprendo un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

Rosalia Gigliano

classe 1989, di Napoli. Sono laureata in Filologia Moderna e, dal 2013, sono anche una giornalista pubblicista. Fra le mie principali passioni ci sono la lettura e la scrittura, passioni che sono diventate poi, mano mano, il mio mestiere. Tutto ciò che fa cultura e che può ulteriormente arricchire sia me che mi sta intorno, sono il mio pane quotidiano. Scrivo su Nanopress.it dallo scorso giugno 2022, occupandomi prevalentemente di cronaca (nazionale, ma anche estera) nella mia funzione di redattore. Incontrare il team di Nanopress.it è stata una scelta che rifarei ancora ed ancora, perché mi ha riportata dove è nata la mia passione per il giornalismo: il mondo della cronaca.

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