Maxi operazione antidroga della polizia a Sondrio e Imperia che ha portato all’arresto di decine di persone che spacciavano alla luce del giorno.
Secondo quanto emerso, i pusher smerciavamo la droga muovendosi con monopattini elettrici e biciclette.
Nuovo blitz antidroga delle forze dell’ordine per smascherare il traffico di stupefacenti. Stavolta le città interessate dai controlli sono state Sondrio e Imperia, dove grazie alle indagini sono state arrestate alcune persone.
Queste spacciavano in luoghi molto frequentati come fuori alle scuole ma anche nei pressi degli oratori cittadini.
Si muovevano con monopattini elettrici e biciclette per muoversi agilmente e arrivare anche nelle zone più appartate ma soprattutto per evitare i posti di blocco delle forze dell’ordine e quindi sfuggire ai controlli.
Il modus operandi era molto semplice, infatti dopo aver incontrato il cliente cedevano la droga che trasportavano nascondendola in bocca, confezionata ermeticamente.
Il colore dell’involucro, bianco o nero, indicava un determinato tipo di droga, questo è uno dei dettagli emersi dall’operazione, la quale ha portato all’arresto di diverse persone, tuttavia il numero preciso non è ancora stato reso noto.
Ribattezzati come “gli spacciatori in monopattino“, questi individui sono stati fermati grazie all’impiego di circa 100 agenti. Con un comunicato, il Viminale ha diffuso la notizia questa mattina.
Si parla di decine di arresti per quanto riguarda l’ultima operazione antidroga condotta dalla polizia di Sondrio e Imperia ma anche del sequestro di una grande quantitativo di sostanze stupefacenti.
Il maxi carico apparteneva ad alcuni pusher locali che operavano in diversi quartieri di queste città e come abbiamo detto, il metodo di spaccio era ben collaudato e la droga veniva confezionata con bustine di diverso colore per identificarla fra eroina e cocaina.
Coordinata dalla Procura della Repubblica, l’indagine antidroga ha smantellato un sodalizio criminoso dedito da tempo allo spaccio di sostanze stupefacenti e ora coloro che sono stati posti a misure cautelari verranno ascoltati per capire la provenienza della droga e smascherare altre persone coinvolte.
Verso le persone fermate, quasi tutte di origine africana, pende l’aggravante dell’ingente quantitativo di droga.
Quello che riportiamo oggi è il risultato di una lunga attività di indagine che ha consentito di scardinare una rete di smercio di droga formata da persone straniere, la quale si ramificava in Piemonte e Liguria.
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