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Cronaca

Operazione della Polizia Postale | Minorenni accusati di diffusione di immagini pedopornografiche

La pedopornografia è uno dei reati più diffusi in questo ultimo periodo, a causa anche dell’utilizzo smodato dei social. Ma, purtroppo, a diffonderle e a possederne, molto spesso, sono anche persone che hanno meno di 18 anni.

Polizia postale – Nanopress.it

 

Una operazione della Polizia Postale ha portato alla denuncia di ben 7 minori. Ecco quali sono le accuse a loro carico.

Pedopornografia: ecco cosa ha scoperto la Polizia Postale

Sono accusati di possedere materiale pedopornografico. Tutti penseranno che si tratti di persone maggiorenni, ed invece no. Ad esser stati denunciati sono ben 7 minorenni, di età compresa fra i 13 ed i 15 anni e, fra di loro, anche una ragazza.

Le accuse mosse contro di loro sono quelle di aver inviato o ricevuto, su e verso diversi gruppi social, materiale pedopornografico e, nello specifico, immagini di bambini che sono vittime di abusi sessuali. Alcuni di questi piccoli protagonisti sono di un’età compresa fra i 3 e i 4 anni.

Un’accusa molto pesante quella rivolta ad altrettanti minorenni. L’operazione, condotta dalla Polizia Postale di Pescara e coordinata dalla Procura dei minorenni de L’Aquila, ha portato a questa triste scoperta. Accanto all’accusa di diffusione di tale materiale, ai minorenni è stata innalzata anche quella di possederlo tale materiale pedopornografico.

L’indagine è partita da una segnalazione arrivata al 114, il numero del Servizio Emergenza Infanzia, che si occupa della condivisione sui social di contenuti di estrema violenza, pornografici e pedopornografici di atti sessuali estremi e di crudeltà verso persone e animali. Il tutto, tristemente condiviso sulle diverse piattaforme social.

Persona al pc – Nanopress.it

Minorenni accusati di diffusione di immagini di bimbi abusati

Gli adolescenti, nel possedere e nel condividere tali video e immagini, è come se non fossero stati minimamente toccati dal dolore e dalla paura provata dalle piccole vittime che, in effetti, sono minorenni quanto loro. La Polizia Postale, nel corso della sua indagine, ha analizzato e scovato più di 80mila messaggi scambiati su 5 diversi gruppi social, e piano piano ne è riuscita, anche, ad identificarne gli autori.

Un’operazione che non ha coinvolto solo gli uomini delle Forze dell’Ordine del capoluogo abruzzese, ma che ha visto la collaborazione anche del personale della Polizia Postale e dei centri operativi sicurezza cibernetica anche della Campania, della Puglia, del Lazio e della Lombardia.

Non soltanto il coinvolgimento e l’indagine su questi 7 minori. Sono sotto controllo e la loro posizione è al vaglio anche altri 22 minori poiché, su di essi e sull’invio di soli “meme” con contenuti espliciti, è da vedersi se dovrà esser preso lo stesso provvedimento dei loro 7 coetanei, già accusati.

Da parte della Polizia Postale c’è un continuo ed estenuante invito alla prudenza, specialmente verso i minori, per ciò che ricevono e condividono sulle varie piattaforme social. Spesso, dalle immagini che ricevono o inviano, non si rendono conto che stanno banalizzando, molto spesso inconsapevolmente, e diffondendo anche, atti di violenza, anche pedopornigrafica, vera e propria.

Molte volte, c’è una vera e propria gara a chi posta l’immagine o il video più crudo rispetto all’altro compagno nella chat, quasi ci fosse chissà quale premio da vincere o condividere.

Rosalia Gigliano

classe 1989, di Napoli. Sono laureata in Filologia Moderna e, dal 2013, sono anche una giornalista pubblicista. Fra le mie principali passioni ci sono la lettura e la scrittura, passioni che sono diventate poi, mano mano, il mio mestiere. Tutto ciò che fa cultura e che può ulteriormente arricchire sia me che mi sta intorno, sono il mio pane quotidiano. Scrivo su Nanopress.it dallo scorso giugno 2022, occupandomi prevalentemente di cronaca (nazionale, ma anche estera) nella mia funzione di redattore. Incontrare il team di Nanopress.it è stata una scelta che rifarei ancora ed ancora, perché mi ha riportata dove è nata la mia passione per il giornalismo: il mondo della cronaca.

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