Operazione Lucignolo: 3 arrestati e 24 indagati per pedopornografia

La Polizia Postale continua a lottare contro la pedopornografia. Ora gli agenti sotto copertura scoprono tutto.

Operazione Lucignolo
Operazione Lucignolo – nanopress.it

È stata chiamata l’Operazione Lucignolo quella che ha permesso alla Polizia Postale di scoprire tutto. Le indagini hanno portato alla scoperta di un’ampia rete di pedopornografia online. Grazie ad agenti sotto copertura in tutta Italia sono state arrestate 3 persone ed altre 24 sono indagate. L’accusa è di pedopornografia online.

Dal Piemonte ad altri città italiane. Si tratta di un’operazione condivisa dagli agenti su tutto il territorio italiano. Tra le regioni coinvolte: Lazio, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria. Parole in codice e tanto altro che ora è stato scoperto.

Arrestati e indagati con l’Operazione Lucignolo

L’Operazione Lucignolo è stata condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica del Piemonte e Valle D’Aosta. Insieme a questi nel coordinamento anche il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online del Servizio polizia postale. L’operazione è durata diversi mesi.

Infatti gli agenti sono stati impegnati per mesi prima di uscire allo scoperto e poter arrestare alcune persone. Molti degli agenti erano sotto copertura per scoprire le attività illecite e individuare i soggetti che si dedicavano alla pubblicazione e divulgazione del materiale pedopornografico.

Pedopornografia
Pedopornografia – nanopress.it

Gli agenti scelti per questa l’operazione si sono dovuti accreditare presso delle comunità pedofile. Solo successivamente sono riusciti ad entrare in contatto diretto con alcune persone. Così è stato possibile individuare la loro identità associandola a quella degli pseudonimi utilizzati online.

I criminali utilizzano parole in codice per non farsi scoprire e per mantenere il loro anonimato. Ma utilizzavano anche degli accorgimenti tecnici per nascondersi. Talvolta si riproducevano delle violenze sessuali con parole in codice per cui non si attirava l’attenzione.

Ad esempio nelle intercettazione spuntano frasi come queste: “Ciao, cerco cucciole” oppure “Hai min?“. In quest’ultimo caso min sta per minorenni. Ed infatti il materiale condiviso coinvolgeva lo sfruttamento di minori degli anni 18. Coinvolti 24 uffici di Polizia Postale.

Il lavoro degli agenti della Polizia Postale

L’Operazione Lucignolo è stata complessa e molto delicata. Le perquisizione sia personali che locali avvenute hanno permesso di sequestrare molto materiale. Molto di questo è stato scoperto grazie anche a dei sistemi informatici. Sequestrati telefoni, tablet, hard-disk, pen-drive e molto altro.

Arresti
Arresti – nanopress.it

Grazie a tutto ciò gli agenti sono riusciti a rintracciare gli account che venivano utilizzati. Inoltre è stato trovato anche un considerevole quantitativo di materiale illecito. Non si tratta di un’operazione isolata. Infatti spesso minori e pornografia sono accostati.

Il Governo si è dimostrato attivo su questo importante tema e soprattutto la Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Maria Roccella. Quest’ultima ha annunciato infatti dopo gli eventi di Caivano più controlli.

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