Opere d’arte nella spazzatura, al Museion di Bolzano un’addetta alle pulizie cestina l’installazione ‘Dove andiamo a ballare questa sera?‘ firmata dalle artiste Goldschmied-Chiari: un’opera d’arte moderna troppo realistica e scambiata per i resti di un party, che la squadra pulizie ha ripulito con provetta maestria. L’opera – come spiegano i quotidiani locali – è infatti composta da bottiglie di champagne vuote, ghirlande e coriandoli/stelle filanti e bicchieri, e se verrà riallestita al più presto – come annuncia il Museion dalla sua pagina Facebook – al momento è finita in un sacco nero della spazzatura, fortunatamente stoppato dal Museo prima che finisse in discarica.
Clamoroso a Bolzano, l’installazione ‘Dove andiamo a ballare questa sera?’ firmata dalle artiste Goldschmied Chiari finisce nella spazzatura: la direzione del Museo aveva chiesto alle addette delle pulizie di pulire il foyer senza toccare il resto, ma una donna troppo zelante ha pensato che la festa della sera prima si fosse estesa ad una delle sale circostanti e ha ripulito l’opera d’arte composta da bottiglie vuote, bicchieri, coriandoli e ghirlande.
‘Il danno è stato fatto ma per fortuna riusciremo a rimediare perchè l’installazione non è stata buttata‘, precisa la direttrice del museo Letizia Ragaglia, mentre dalla pagina Facebook del museo si sottolinea come ‘I precedenti illustri ci sono tutti, dalla vasca di Joseph Beuys alla porta di Duchamp. Questa mattina il personale addetto alle pulizie ha rimosso l’installazione ambientale ‘delle artiste Goldschmied & Chiari, recentemente inaugurata. L’opera, che mostrava i resti di una festa finita, verrà riallestita al più presto!‘. Anche Eleonora Chiari ha pubblicato uno scatto di se stessa con una bottiglia in mano e la dicitura ‘Don’t mess with me’.
Ma non è la prima volta che le donne di pulizie dimostrano di essere troppo zelanti – o di non apprezzare l’arte moderna: se nel 1986 a finire nel cestino furono 5 kg di burro, parte di un’opera di Joseph Beys, nel 2011 al Museo di Dortmund un’inserviente aveva buttato il contenuto in gesso di una bacinella di gomma nera, situata all’interno di una grata colorata alta due metri, opera dello scomparso scultore austriaco Martin Kippenberger, del valore di 800.000 euro.
In Italia il caso più eclatante è quello di Anna Macchi, addetta alle pulizie del ‘Display Mediating Landscape’ che buttò alcuni cartoni contenenti le opere, fatte con materiali essenziali e quotidiani: intervistata da Repubblica, la donna (anno domini 2014) si disse per nulla pentita del gesto, e la viralità conquistata dal video che in pochi giorni ottenne oltre 100.000 visualizzazioni le permise di diventare testimonial di una campagna di sensibilizzazione sul decoro urbano e sul senso civico.
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Don't mess with me
Posted by Eleonora Chiari on Sabato 24 ottobre 2015
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Posted by Museion Bozen-Bolzano on Sabato 24 ottobre 2015