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Sport

Ora è (quasi) ufficiale: ecco perché Napoli-Salernitana si giocherà alle ore 15

La questione spinosa dell’ordine pubblico in vista dell’ormai prossima festa scudetto del Napoli è arrivata a un punto di volta decisivo. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha passato la palla al Casms, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, che si è riunito a lungo nella giornata di oggi e ha deliberato lo slittamento di Napoli-Salernitana alle ore 15.00 di domenica, che non si giocherà, quindi, alla stessa ora ma sabato, come inizialmente previsto. Ecco i motivi che si celano dietro la decisione e le ultime novità per la giornata del 30 aprile che potrebbe essere quella del terzo scudetto del club partenopeo.

Victor Osimhen insieme a Stanislav Lobotka e Luciano Spalletti – Nanopress.it

Quando il campo esprime le sue sentenze, c’è chi si lecca le ferite e chi festeggia. Stavolta a esultare, dopo tanti anni di astinenza, sarà il Napoli che ha dominato e poi distrutto il campionato di Serie A e a cui manca un ultimo passo per avere la matematica certezza di laurearsi campione d’Italia. Il prossimo weekend potrebbe già essere quello buono, dato che la Lazio seconda in classifica andrà a giocare a Milano contro l’Inter, mentre i ragazzi di Luciano Spalletti saranno impegnati tra le mura amiche contro la Salernitana. I tifosi iniziano a preparare una festa infinita e che avevano in programma da anni, ma con seria preoccupazione da parte delle istituzioni per l’ordine pubblico.

Cambia la data di Napoli-Salernitana per ragioni di ordine pubblico. E slitta anche il match contro l’Udinese

I giorni che stanno per arrivare saranno emozionanti e bollenti dal punto di vista calcistico, ma anche per l’ordine pubblico, in una città come Napoli che fa del gioco più bello del mondo e della passione due nuclei fondanti e stavolta ha tutto il motivo di celebrarli, ma – si spera – nella maniera più corretta e civile possibile e senza gli eccessi che tutti temono. Timore che poi si sono tradotti in esigenza politica. Fin dall’ultimo turno di Serie A che ha visto la sconfitta della Lazio in casa contro il Torino e la vittoria di misura, anzi di corto muso, dei partenopei contro la Juventus e in casa della Vecchia Signora, la fibrillazione è salita ai massimi livelli, ma anche la necessità di organizzare vie di fuga, il dispiegamento di forze dell’ordine e far sì di poter gestire nella miglior maniera possibile una festa che è necessaria, ma non dovrà neanche costare caro a un’intera città.

Rione Sanità di Napoli si prepara alla festa per il terzo scudetto – Nanopress.it

Fin da subito, si è pensato che la soluzione migliore fosse posticipare Napoli-Salernitana a domenica e in concomitanza o subito dopo il match che vedrà impegnata la Lazio contro l’Inter. La decisione, però, non è stata semplice e ha visto contrapporsi anche gli ospiti, i granata, che non hanno fatto mistero di non vedere di buon occhio questo tipo di possibilità. Non è una presunzione, ma la voce del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che, come riporta “Il Mattino”, ha detto a chiare lettere: “Faremo dei passi ufficiali con il questore e il prefetto per fare in modo che non si squilibri il campionato. Comprendiamo i motivi di ordine pubblico, ma vanno coniugati con aspetti di regolarità del campionato. Bisogna fare in modo che tutto tenga in un ragionamento equilibrato”. Gli ultras della Salernitana, che tra le altre cose sono da sempre rivali degli azzurri, la pensano alla stessa maniera e hanno ricevuto nelle ultime ore un’ulteriore doccia fredda che ha inasprito ancora di più gli animi.

Infatti, l’apertura del settore ospiti dello stadio Diego Armando Maradona ai tifosi tesserati, ma solo a coloro che sono residenti al di fuori della provincia di Salerno, non è andata affatto giù, visto che diversi gruppi organizzati non potranno essere presenti. Altri agglomerati fuori regione faranno comunque in modo di esserci, ma si tratta comunque di condizioni particolari in avvicinamento al derby campano e in molti avrebbe voluto altro.

Ma qual è il motivo o la necessità di spostare un match così importante e farlo nei giorni immediatamente prima l’evento? Il tentativo è cercare di contenere la massiccia espressione di festa per lo scudetto a una sola giornata, quella di domenica 30 aprile, appunto. Se il Napoli avesse giocato di sabato e Inter-Lazio fosse rimasta di domenica, allora sarebbe stato davvero difficile per le forze dell’ordine contenere l’entusiasmo di un intero weekend, sempre che i biancocelesti non riescano a vincere in casa dei nerazzurri, che per come sta andando la stagione, non è neppure un evento così improbabile.

Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli, impegnato in campo con i partenopei – Nanopress.it

Individuata la necessità di fare qualcosa, si è poi imposto un altro problema nella decisione: i tempi. Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, infatti, non ha avuto nessun dubbio sul far presente che qualsiasi fosse la via da perseguire sarebbe dovuta essere chiara nel minor tempo possibile per far sì di organizzarsi al meglio: Siamo stretti con i tempi su Napoli-Salernitana – ha subito precisato -. Ovviamente la data non è una decisione della regione, ma spetta a prefettura, questura, forze dell’ordine, per valutare soprattutto in relazione al problema sicurezza. Sinceramente non sono in grado di dire quale sia conveniente come data, è una cosa che va valutata con molta attenzione dagli organi, soprattutto di sicurezza“.

Ha aggiunto poi un tassello fondamentale sulla questione: “L’importante, però, è decidere subito. Ormai siamo a ridosso di sabato, i servizi vanno organizzati e non è un impegno banale. Dobbiamo mobilitare centinaia di persone del servizio sanitario regionale, centinaia di dipendenti per l’azienda di trasporto, impegnare tutta la protezione civile regionale, anche da altre province per dare supporto, incanalare flussi di traffico e fare i transennamenti richiesti. Abbiamo avuto una richiesta in questi minuti di fornire come protezione civile regionale 1.500 transenne, noi ne abbiamo 500 in dotazione e in queste ore dobbiamo procurarci le altre. I tempi sono veramente stretti. Facciamo il massimo possibile immaginabile per dare una mano, ma vediamo di decidere in fretta”.

In parallelo alla questione relativa la data, poi, c’è anche da scegliere al meglio come regolamentare i trasporti. Per contingentare al meglio i flussi per il 30 aprile, infatti, oggi si è tenuta anche una riunione tra l’Anm e i sindacati. L’obiettivo anche qui è chiaro: evitare la congestione e offrire il miglior servizio possibile. Per questo, la via sembra essere quella di potenziare i mezzi, allungare gli orari della metropolitana e delle funicolari, in modo da indurre i cittadini a lasciare la macchina nel parcheggio di casa e arrivare in centro città con le possibilità del trasporto pubblico. Sulla questione si è esposta anche l’Usb che ha fatto presente di essere disponibile a una trattativa, affinché ci sia un potenziamento no stop del servizio pubblico. Nella nota si può leggere anche che verrà chiesto di predisporre “un numero di operatori, in tutte le stazioni, adeguato a fronteggiare in sicurezza l’elevata affluenza di utenti, ma anche un congruo incentivo economico ai lavoratori che volontariamente decideranno di aderire all’evento“.

Napoli è pronta a festeggiare in massa il terzo scudetto della sua storia – Nanopress.it

Con diversi aspetti ancora da organizzare e chiarire del tutto, è arrivato il verdetto del Casms (Comitato analisi sicurezza manifestazioni sportive) pochi minuti fa e così una decisione che era nell’aria ha avuto anche i crismi dell’ufficialità, nonostante i pareri contrari: Napoli-Salernitana si giocherà alle ore 15 di domenica, subito dopo Inter-Lazio che, invece, è in programma alle 12.30. Di conseguenza, slitterà anche il match contro l’Udinese, inizialmente in programma martedì sera alle 20.45, e che invece si svolgerà di giovedì sera.

Sui social, intanto, la notizia ha creato diverso dissenso, soprattutto per i tempi lunghi che ci sono voluti per arrivare alla decisione, ma anche una certa dose di ironia, che forse è la maniera giusta di prenderla. E poi c’è chi già non sta nella pelle e sono i tifosi napoletani che hanno tutta l’intenzione di godersi la festa. Di seguito vi mostriamo diversi tweet che raffigurano come stanno andando le cose, dato che l’argomento è ben presto finito anche in tendenza.

Comunque vadano le cose, la speranza sempre più forte è che il 30 aprile sia una grande giornata di sport, di lacrime di gioia, di spettacolo e quindi di storia. Che l’ordine pubblico sia una preoccupazione da relegare nel cassetto di ciò che poteva non andare, ma che alla fine è andato per il meglio. Che Napoli se la goda, si diverta, canti e mostri il suo lato più bello, se davvero dovesse andare così, ma senza dimenticarsi di avere l’occasione di poter dare lo spot migliore di se stessa al mondo. E non è un’occasione da sprecare.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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